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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bisoli va oltre le dimissioni: “Gesto per scuotere l’ambiente. Dobbiamo dare la vita in campo”

L'allenatore del Perugia, in collegamento telefonico da Chiavari, è tornato a parlare spiegando il perché del suo gesto e indicando la via per uscire fuori dal pantano

Conferenza stampa sui generis per Pierpaolo Bisoli, rimasto sulla panchina biancorossa dopo giorni tesi e burrascosi. L’allenatore emiliano ha parlato in collegamento telefonico da Chiavari, dove si trova in ritiro con la squadra per preparare la sfida contro l’Entella: “Dopo la sconfitta con il Trapani ho rassegnato le dimissioni per dare un segnale forte all’ambiente, per far capire che ero pronto ad andarmene nel caso in cui il problema fossi stato io. Mi è stato detto che non era così e sono rimasto per cercare di tirarci fuori da questa situazione. Un gesto del genere lo fanno in pochi in Italia”.

Convocati e assenti – La squadra partita alla volta della Liguria è orfana degli squalificati Belmonte e Della Rocca, oltre ai vari infortunati: “Siamo in 18 più Comotto. Taddei non è venuto con noi perché non ha ancora recuperato dall’affaticamento muscolare e, considerato che abbiamo una partita martedì, credo non sia il caso di rischiarlo. In ogni caso, non ci possiamo più attaccare alle assenze, siamo in un momento di difficoltà e dobbiamo trovare il modo di svoltare”.

Sintetico e meteo – Le previsioni atmosferiche non lasciano presagire nulla di buono per sabato pomeriggio, con la Liguria che sarà investita in pieno da un ciclone che porterà forti piogge: “Al momento nessuno ci ha comunicato nulla a riguardo e non ci interessa: se sarà necessario staremo sotto l’acqua dall’inizio alla fine dell’incontro”. Bisoli sembra infatti più preoccupato dal sintetico di Chiavari che dalle condizioni del meteo: “Ho sentito che Cosmi e molti giocatori del Trapani si sono lamentati perché non riuscivano a rimanere in piedi. Per questa ragione ho espressamente richiesto di poter fare la rifinitura lì, in modo da poterci ambientare”.

Tornare se stessi – Il tecnico analizza la sconfitta di lunedì sera e annuncia cosa si attende dai propri ragazzi: “Con il Trapani non sono stati fatti grandi errori tattici, ma abbiamo giocato una partita senza anima. Da ora in avanti bisogna lottare con più ferocia su ogni palla, dobbiamo andare su ogni pallone pensando che sia l’ultimo della nostra vita”. Inoltre Bisoli aggiunge di voler “tornare se stesso”. In che senso? “Molte volte avrei fatto dei cambi un’ora prima della partita, ma mi sono adeguato alla piazza, che mi chiedeva di essere più riflessivo, più calmo. Invece io devo fare la guerra, ogni partita deve essere quella della vita”. In settimana l’allenatore ha provato il 4-3-3 e “domani vedrete se avrò scelto questo modulo”.

Sui singoli – Parlando dei singoli, in molti si chiedono quale sia la reale tenuta fisica di Aguirre: “Come condizione non regge i 90 minuti, però ha delle qualità importanti e vanno sfruttate. Va messo nelle condizioni migliori per esprimere le proprie potenzialità: dargli il pallone sui piedi, farlo partire dalla fascia, puntare l’uomo e andare al tiro o al cross”. Mancini sarà titolare nella difesa a 4, cosa che non succedeva dalla partita di Coppa contro il Milan: “E’ cresciuto molto, ha fatto un gran lavoro e con il Trapani è stato tra i migliori in campo. E’ giusto sfruttare la sua esuberanza e la sua atleticità, in questo momento mi dà grandi garanzie”. Una battuta anche su Molina: “Quando è arrivato gli ho detto che l’avevamo preso per fare la mezzala, ma in questo momento ci serve più come esterno d’attacco”.

L’avversario – In chiusura si guarda ai diavoli della Liguria: “L’Entella è un caso emblematico di come va la serie B: l’anno scorso era retrocessa, è stata ripescata e ora lotta per i playoff. Ha una rosa importante, dal centrocampo in su ha grande qualità: Caputo, Masucci, Ceccarelli sono giocatori che stanno da tempo in questa categoria con ambizioni importanti. Senza grandi aspettative e pressioni hanno messo su un’ottima squadra, ma – chiosa Bisoli – non dobbiamo pensare all’Entella, dobbiamo pensare a noi stessi”.

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