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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ascoli-Perugia 1 a 0 - Il veterano Cacia cancella la striscia positiva del Grifo

Il Perugia cade in casa dell’Ascoli al termine di una partita nervosa, risolta dal veterano Cacia. I marchigiani giocavano in 10 ma il Grifo non ha saputo mai approfittare di questo vantaggio

La striscia di risultati utili si chiude a quattro. Il Perugia cade in casa dell’Ascoli al termine di una partita nervosa, risolta dal veterano Cacia, che ha sorpreso una retroguardia fin troppo elogiata in questi ultimi giorni. Il dispiacere è doppio se si pensa che la rete è arrivata con il Grifo in superiorità numerica, incapace di trovare la rete nonostante il momento difficilissimo del Picchio, che arrivava alla sfida con un fardello di 5 sconfitte di fila. 

La Marsigliese e il silenzio – Le squadre sono entrate in campo sulle note della Marsigliese, l’inno francese, per omaggiare le tante persone rimaste uccise negli attentati di venerdì 13 novembre che hanno scosso Parigi. Per la stessa ragione, prima del fischio di inizio è stato rispettato un minuto di silenzio.

Le formazioni – Bisoli sfodera il 4-3-2-1 con Fabinho e Lanzafame a sostenere Ardemagni in attacco. Taddei viene fatto accomodare in panchina, al suo posto Rizzo, che rientra nell’undici titolare dopo l’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per circa un mese. Nell’Ascoli un Mangia già messo in discussione sceglie il 4-4-1-1: Cacia ritrova il posto in attacco in coppia con Bellomo. 

Sulle fasce spinta affidata ad Almici e Caturano. Primo tempo a reti inviolate – Primo affondo di Del Prete al 12’ e prima chance per i biancorossi con il colpo di testa di Ardemagni che non inquadra lo specchio della porta. Il Grifo alza il ritmo e spinge sulla corsia di sinistra con Comotto e Lanzafame, manca però un po’ di precisione nell’ultimo passaggio in area di rigore. Il n.28 del Perugia rimane il più pericoloso dei 22 in campo: al 19’ percussione centrale e destro radente, Lanni è in ritardo ma viene graziato, sfera che sfiora il palo e finisce sul fondo. 

L’Ascoli cerca di ritrovare le misure in difesa e chiude gli spazi: fase centrale del primo tempo senza grandi emozioni, con il Grifo che fa la partita e il Picchio che riparte in contropiede. A risvegliare gli animi del ‘Del Duca’ ci pensa un rinvio casuale di Milanovic che si impenna e mette in difficoltà Rosati, costretto ad alzare in corner con l’aiuto della traversa. 

E al 39’ tegola per Bisoli: Del Prete, già in dubbio alla vigilia del match, si fa male ed è costretto ad abbandonare il campo. Al suo posto Spinazzola che va a piazzarsi sulla sinistra, costringendo capitan Comotto a spostarsi sulla fascia opposta. L’arbitro assegna un minuto di recupero e proprio nei secondi conclusivi del primo tempo Fabinho prova ad accendersi scaricando un bel sinistro dal limite dell’area che termina di poco alto sopra la traversa. La chance capitata sul mancino del brasiliano pone fine ad una prima frazione dominata per larghi tratti dal Perugia, che però non ha trovato la giusta incisività negli ultimi 20 metri. 

Beffa con l’uomo in più – La ripresa si apre con un brivido per il Grifo: punizione al limite dell’area affidata al sinistro di Grassi, Rosati immobile viene salvato dalla traversa. Passano pochi istanti e Addae entra in maniera scomposta su Lanzafame. Il ghanese, già ammonito nel primo tempo a causa di un battibecco proprio con il centrocampista perugino, lascia così in dieci la propria squadra. Paradossalmente l’inferiorità numerica risveglia i padroni di casa che cercano maggiormente la verticalizzazione verso Cacia, ma Rosati è attento e non si lascia sorprendere. La partita si incattivisce, Baracani è costretto ad estrarre il giallo prima nei confronti del neo entrato Pirrone e poi di un Rizzo particolarmente nervoso. 

Bisoli se ne rende conto e inserisce Drolè proprio al posto del centrocampista ex Reggina. L’ivoriano sfrutta subito la propria velocità, arriva sul fondo, tocca per Ardemagni che però viene anticipato prima di poter battere a rete. Al 70’, azione insistita dei biancorossi, il n.9 perugino appoggia per Lanzafame, l’ex Bari calcia a botta sicura ma il pallone non vuole saperne di entrare. Al 28’ della ripresa l’occasione migliore della partita per i perugini: sulla trequarti Spinazzola trova il suggerimento giusto in area per Ardemagni che ci prova in acrobazia, pallone sul fondo. 

Sessanta secondi dopo, ancora Spinazzola, stavolta è Lanni a sbarrare la strada al vantaggio biancorosso. E al minuto 77, la beffa: Bellomo si inventa un lancio al bacio per Cacia, Belmonte si lascia sorprendere e la punta batte Rosati con un tocco morbido. Pazzesco. Bisoli è incredulo, manda dentro Di Carmine al posto di Zebli per tentare il tutto per tutto, ma la squadra è impietrita, così come gli oltre 800 supporter del Grifo arrivati ad Ascoli. 

Nel finale capita di tutto: Cacia riesce a sfuggire a Comotto, si ritrova a tu per tu con Rosati che compie un miracolo, poi ancora la punta ascolana che calcia a lato. Il capitano del Perugia perde la testa per il mancato fischio di Baracani nell’azione appena conclusa, l’arbitro non gradisce ed estrae il rosso: parità numerica. I minuti conclusivi sono tutto un lanciare in avanti senza alcun senso, sperando che qualcuno sia in grado sistemare le cose, non ci sono più le energie nervose e fisiche per tentare un assalto ragionato e gli errori fioccano. 

I 5 minuti di recupero non bastano alla squadra di Bisoli: all’ultimo respiro Volta sul corner battuto da Fabinho, Lanni blocca a terra e azzera le speranze biancorosse. La striscia di risultati utili consecutivi si chiude con un brutto tonfo, immeritato per quanto visto nei 90 minuti, ma, come già ricordato tante volte da inizio stagione, la ragione è dalla parte di chi segna: l’Ascoli lo ha fatto, il Perugia no e alla fine resta solo l’amarezza.  

ASCOLI-PERUGIA 1-0 (0-0)

ASCOLI (4-4-1-1): Lanni; Cinaglia, Milanovic, Canini, Antonini; Almici, Grassi, Addae, Caturano (9’st Pirrone); Bellomo (35’st Mengoni); Cacia (39’st Perez). A disp.: Svedkauskas, Nava, Frediani, Berrettoni, Petagna, Del Fabro. All.: Devis Mangia. 

PERUGIA (4-3-2-1): Rosati; Del Prete (39’pt Spinazzola), Volta, Belmonte, Comotto; Zebli (34’st Di Carmine), Della Rocca, Rizzo (17’st Drolè); Fabinho, Lanzafame; Ardemagni. A disp.: Alunni, Taddei, Rossi, Mancini, Zapata, Joss Didiba. All.: Pierpaolo Bisoli.  

ARBITRO: Baracani di Firenze (Assistenti: Caliari di Legnago – Cangiano di Napoli) 

MARCATORI: 32’st Cacia (A).

NOTE – Ammoniti: 23’pt Addae (A), Lanzafame (P), 36’pt Della Rocca (P), 38’pt Grassi 

(A), 12’st Pirrone (A), 14’st Rizzo (P), 19’st Zebli (P), 26’st Bellomo (A), 44’st Spinazzola 

(P), 49’st Cinaglia (A). Espulsi: 6’st Addae (A) per doppia ammonizione, 38’st Comotto 

(P), rosso diretto. Recupero: 1’pt; 5’st.

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