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L'Umbria strizza l'occhio alla biodiversità

Nel cuore verde della Regione il centro di accoglienza più grande d'Italia per gli animali esotici e selvatici sequestrati

Grazie alla Convenzione stipulata tra Corpo forestale dello Stato, Comando Regionale dell'Umbria, e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sono state realizzate un gran numero di strutture idonee all'accoglienza di particolari categorie di animali protetti dalla Convenzione di Washington.
La struttura più grande d'Italia, dove trovano accoglienza idonea e professionale le specie sequestrate durante l'attività di controllo dei Nuclei Operativi CITES, è il "Centro di Recupero Fauna Selvatica Formichella", estesa per oltre 125 ettari, gestita interamente dal Corpo forestale dello Stato nel verde dell'Umbria. Proprio per risolvere il problema degli oltre 1500 animali vivi sequestrati ogni anno, di cui parte esotici, che hanno bisogno di un luogo idoneo e di personale specializzato per la loro cura, il Corpo forestale ha attrezzato l'area di "Formichella", nel comune di Orvieto all'interno dei terreni demaniali gestiti dall'Ufficio per la Biodiversità di Assisi, per provvedere alla collocazione temporanea o permanente della fauna appartenente alle categorie protette dalla Convenzione di Washington.
La Convenzione, infatti, conosciuta con l'acronimo "CITES", garantisce la conservazione della biodiversità del pianeta grazie all'applicazione della normativa per il commercio sostenibile delle specie di fauna e flora in via d'estinzione. Il Centro, il primo tra quelli statali ed idoneo anche all'accoglienza delle specie esotiche, ospita differenti specie di animali, confiscati perché detenuti illegalmente, spesso si tratta di animali abituati alla vita in cattività, senza possibilità di reintroduzione in ambienti naturali nei rispettivi Paesi d'origine.
Sono più di 400 gli animali che vivono attualmente al Centro Formichella, tra cui 50 rapaci e 300 tartarughe oltre a esemplari di fauna autoctona tra cui tassi, istrici, daini, cervi e mufloni, gatto selvatico e anche procioni Il Centro ha avuto un ulteriore stimolo a seguito della Convenzione stipulata dal Comando Regionale dell'Umbria della Forestale e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare grazie alla quale è stato possibile adeguare maggiormente il sito alle necessità della vita degli animali. Sono state ristrutturate e riconvertite vecchie costruzioni per accogliere la fauna e si è provveduto, inoltre, a recintare in maniera idonea il Centro per difendere gli animali stessi anche dai predatori, umani ed animali, esterni. I lavori, anche grazie alla notevole estensione del territorio, hanno consentito un ampio adeguamento del sito alle esigenze degli animali rendendo la struttura altamente ricettiva e idonea alla vita degli ospiti. Grande spazio è stato riservato alle voliere che si estendono per oltre 500 metri quadrati, utilizzate per la stabulazione permanente degli esemplari sequestrati, tra cui falchi, aquile, gufi, civette, allocchi, barbagianni ed altri, dove potranno trovare un luogo compatibile con la loro natura. Il centro sta provvedendo ad attrezzare ulteriori terrari e teche con ambienti riscaldati e con la giusta umidità per detenere rettili e serpenti esotici. Oltre a contribuire alla salvaguardia della biodiversità animale e alla valorizzazione del territorio umbro, il Centro di Recupero Formichella offre la possibilità di organizzare percorsi didattici ambientali per le scuole e i gruppi interessati alla conoscenza della fauna ospitata e al rispetto della biodiversità del territorio che le ospita.

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