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Raccolta differenziata, applaudita Perugia con un buon 65%

Nota di merito al capoluogo umbro, che Legambiente loda nell'ambito dello studio sui Comuni italiani Ricicloni. Perugia è decisamente sulla buona strada

Anche Perugia fa parte di quell’Italia virtuosa nel settore del riciclo di rifiuti. La città umbra, infatti, ha ricevuto una menzione speciale durante la ventesima edizione della manifestazione  Comuni Ricicloni 2013, organizzata da Legambiente e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Alla premiazione, erano presenti Lorena Pesaresi, assessore all’ambiente di Perugia, e il Ministro Andrea Orlando.

Secondo l’associazione ambientalista il piano della raccolta differenziata perugina, inaugurato nel 2010, funziona perché è posto in essere con modalità che ben si adattano all’urbanistica e quindi alle zone del territorio comunale. È il centro storico il fiore all’occhiello dove è attivo un servizio di raccolta porta a porta in orario notturno con la rimozione di tutti i cassonetti stradali.

Ai cittadini è consegnato un kit di sacchi i cui colori e dimensioni sono diversi secondo la tipologia di rifiuto da conferire: giallo per la carta, blu per il multi materiale pesante, bianco per la frazione organica e nero per la frazione secca residua non riciclabile. E ogni sera tra le 20 e le 22 ognuno deposita il proprio sacco a piè di porta in base al calendario di raccolta previsto.

L’obiettivo dello zero rifiuti in discarica è diventato così un po’ meno lontano: la raccolta differenziata supera infatti il 65%. E il piccolo centro medievale, senza i cassonetti sulla strada, ha certamente guadagnato in estetica.

Alcuni cittadini raccontano che esiste ancora qualche periferia dove i palazzi non sono dotati di cassonetti condominiali, ragion per cui forse occorrerebbe maggior monitoraggio, ma il servizio di raccolta porta a porta copre la maggior parte del territorio comunale.

Tre è il numero di bidoni da 240 litri consegnato a ogni nucleo familiare: carta, multi materiale pesante e rifiuto secco residuo, da cui il nome  del servizio: TRIS. L’umido invece è sempre raccolto porta a porta in giorni prestabiliti vicino alle abitazioni dove i cittadini lasciano gli appositi contenitori, che riprendono poi vuoti là dove li avevano posizionati.

Nelle zone fornite dal servizio TRIS i risultati sono migliori e la raccolta differenziata arriva addirittura al 75% - 80%!  E se i servizi offerti non sufficienti è possibile portare i rifiuti nei quattro centri di raccolta comunali  (quasi cinque, considerando quello in costruzione nel centro storico). Per chi si reca in questi centri sono previsti incentivi tariffari sulla base delle quantità di rifiuto effettivamente portate.

Nel rapporto di Legambiente è evidenziato “un caso d’eccellenza, il polo ospedaliero di Perugia che comprende anche la Facoltà di medicina e che rappresenta un centro di primaria importanza, con oltre 10.000 presenze quotidiane”. Nessuna caccia al tesoro per trovare un contenitore adibito alla raccolta differenziata: qui tutte le camere, sale dei medici e degli infermieri, ne sono dotate.

E allora, se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, l’auspicio è che Perugia prosegua sulla strada intrapresa e presto venga annoverata tra i Comuni Ricicloni.

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