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E se anche la vacanza è eco? Nel perugino è possibile

Dice addio ai classici edifici degli hotel e si propone come villeggiatura ecofriendly. E' la filosofia degli alberghi diffusi: strutture turistiche dislocate su un area dismessa e spesso di grande valore

L’idea è contrastare l’impatto ambientale con strutture turistiche dislocate su un area dismessa e spesso di grande valore. La sua filosofia è diametralmente opposta a quella del classico albergo: prima di tutto si sviluppa in larghezza, invece che in altezza, ed è completamente inserito all'interno di piccoli borghi. Gli alloggi infatti non si trovano dentro un unico edificio, stile condominio gigante ma sono sparsi in diverse strutture all'interno del paesino. Stiamo parlando dell’albergo diffuso, una struttura turistica a zero impazzo ambientale perché anche la vacanza possa essere eco. 
Certo parlare di villeggiatura il giorno prima della cronologica fine dell’estate è quasi fastidioso, ma guardando il bicchiere mezzo pieno, lo si può tramutare in un modo per alleggerire la ripresa lavorativa, vagheggiando futuri periodi di pausa, fosse anche solo della durata di un fine settimana.

Ecco allora perché vi proponiamo una delle eco-mete che sta decisamente prendendo sempre più piede, quella degli alberghi diffusi. Si tratta di strutture inutilizzate, rinnovate secondo  filosofia del far rivivere a pieno la vita del borgo, di facendo sentire il turista quasi un vero e proprio abitante di quel luogo. Bando allora a costruzioni ex novo: si valorizza solo quel che già esiste. Gli edifici di questi alberghi sono generalmente stabili antichi e di pregio ristrutturati e ammobiliati con tutti i comfort e nel pieno rispetto della natura e della loro identità storica. Per cominciare basta un paese più o meno abbandonato ma che abbia in realtà potenzialità storico-ambientali, materia non così rara nel nostro Belpaese.

L’impatto sull’ambiente è così senza dubbio a dir poco ridimensionato, ma i vantaggi non si fermano qui. La filosofia sottesa a questo tipo di sistemazione invita a un approccio differente verso il paesaggio che ci circonda. Suggerisce, per esempio, di cominciare a scoprire la bellezza da quello che abbiamo attorno, spesso a km quasi zero da dove abitiamo. Porta a vivere con più empatia la realtà locale, compresi i rapporti umani con gli abitanti del posto, assaporando davvero il piacere della cosiddetta slow-life, un’esistenza lontana dai forsennati ritmi cittadini e dalle relazioni di massa. E insegna a privilegiare la logica del restauro a quella dell’usa e getta sfrenato, tanto più se l’oggetto in questione è un patrimonio storico o paesaggistico.

Dalla Sicilia alle Alpi, la realtà degli alberghi diffusi si sta sempre più espandendo e sono già 40 le strutture censite dall’Associazione nazionale Alberghi Diffusi. Ben nove di queste sono in provincia di Perugia:

Borgo Badia, a Badia S. Cristoforo
Borgo Sant Angelo, a Gualdo Tadino
Castello di Casigliano Acquasparta 
Castello di Montignano Relais & Spa, a Massa Martana
Casella Resort e Spa, a Ficulle,
Locanda del Prete, a Saragano;
Malvarina,ad Assisi;
Residence Antica Torre del Nera, a Scheggino;
Torre della Botonta, a Castel Ritaldi.

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