LA SEGNALAZIONE "Via Volte della Pace ovvero Via delle siringhe: come risolvere il problema?"
Buongiorno Redazione,
sono una giovane ragazza residente in Via Volte della Pace. Mi trovo costretta a segnalarVi, di nuovo, la problematica situazione che ormai sembra essere divenuta la normalità per questo martoriato quanto splendido vicolo. Nonostante noi residenti abbiamo e stiamo cercando in tutti i modi- attraverso piccole opere di ristrutturazione e di abbellimento del vicolo- di renderlo quanto più vivibile e decoroso possibile, tutto questo non sembra essere sufficiente a far desistere tutte quelle persone che continuano ad utilizzarlo come "centro" per il consumo della loro dose. Va da sè che le siringhe, a seguito del loro utilizzo, vengono lasciate di fronte alle nostre abitazioni, in terra, sui vasi o lanciate all'interno dei garages, con annesse copiose macchie di sangue.
Ci sentiamo inermi di fronte a tale situazione e, cosa ben più grave, non sicuri all'interno delle nostre abitazioni e non liberi di uscire e di rientrare in casa ( considerate che troviamo persone intente a consumare la propria dose e a fare i propri bisogni anche alle 15 del pomeriggio). Noi giovani, speranzosi, cerchiamo di ripopolare il centro ma il prezzo da pagare è davvero troppo alto. Mi e Vi chiedo, quindi, cosa si deve fare?
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LA RISPOSTA: "Cara lettrice il centro è il luogo ideale dove vivere perchè ti permette di avere una identità immediata, ti consente uno scambio tra culture diverse e ti offre anche la grande bellezza. Purtroppo però le ferite del passato sono ancora molto forti e profonde per quanto molte sono state ben curate. Bisogna lottare. E questo vuol dire segnalare alle forze dell'ordine qualsiasi anomalia in strada e negli appartamenti confinanti, bisogna produrre cultura, riempire gli spazi, far tornare i giovanissimi a giocare nei nostri vicoli. Una via non facile che chiede un grande impegno in primis da parte dell'stituzioni e in seconda battuta del cittadino che deve essere sentinella, organizzatore di eventi e anche profondo innamorato del centro storico perugino"