Lo sfogo di un "passeggiatore della domenica": "Impossibile fare un escursione ai tempi della caccia al cinghiale"
Dopo una settimana di lavoro e di impegni di ogni genere, il fine settimana con alcuni amici organizziamo delle escursioni per distendere un po’ la mente, muovere un po’ i muscoli, e bearci delle bellezze storico-naturalistiche di cui l’Umbria è davvero uno splendido contenitore. Non avendo tempo di studiarseli prima, ci serviamo sempre degli innumerevoli sentieri già descritti da altri, spesso ben segnalati, altre volte appena accennati sul territorio, di preferenza ad anello, con dislivello e lunghezza alla nostra portata di “passeggiatori della domenica” e non di veri e propri professionisti.
Purtroppo innumerevoli volte i sentieri sono letteralmente sconquassati dalle ruote dei fuoristrada, con pozze di fango e di acqua piovana che diventano persistenti per l’intera stagione autunno-invernale. Poco male, un po’ di fango non ha mai ucciso nessuno….Quello che invece è davvero pericolosissimo è il continuo imbattersi nelle battute al cinghiale. Non c’è sabato o domenica che i sentieri non siano ostaggio di barbare urla, “sentinelle” arancioni appostate ai bordi di qualsiasi prato o radura, mute di cani inferociti e ululanti che discendono valli e risalgono colline.
Noi poveri malcapitati escursionisti siamo costretti ad avere il terrore di essere inavvertitamente impallinati al fruscio dei cespugli, a percorso già iniziato avvistiamo le immancabili tabelle delle battute e dobbiamo cambiare strada, anzi, il più delle volte di strade libere proprio non ce ne sono, ed occorre tornare indietro o avventurarsi in zone non tracciate dai sentieri. Senza volere neanche entrare nel merito della completa inutilità, se non al contrario dannosità, di tale tipo di caccia, mi vorrei solo soffermare sul fatto che il bosco, le campagne, le colline ed i corsi d’acqua sono un bene comune e come tale ognuno di noi dovrebbe essere messo nelle condizioni di usufruirne.
La mattina del sabato o della domenica, o almeno un pomeriggio, non è proprio possibile che gli escursionisti siano “liberi” di fare passeggiate SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nelle giornate di silenzio venatorio….non è difficile capire che martedì e venerdì non siano proprio giorni della settimana liberi per tutti. Non sarebbe almeno possibile avere un calendario e una mappa dei territori su cui insistono le innumerevoli battute? Nell’era della tecnologia informatica, è giusto questo che chiediamo noi poveri “passeggiatori” della domenica…se proprio non è possibile avere la natura libera dai condizionamenti dei cacciatori nel fine settimana, almeno sapere dove NON andare ad imbattersi in una feroce e pericolosa braccata.