L'INTERVENTO Non tutti sono contenti di Eurochocolate fuori dal centro. "E' Perugia in quanto è Perugia è la città di Luisa Spagnoli"
Riceviamo e pubblichiamo la nota di un nostro lettore convinto che Eurochocolate doveva e deve restare in centro. Ecco perchè. Buona Lettura.
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di Sarpi Paolo
Perugia, capoluogo di regione dell’Umbria, ospita o meglio ospitava ogni anno circa TRE grandi eventi di portata nazionale ed internazionale: Umbria Jazz, il festival del giornalismo ed Eurochocolate. Quest’ultima l’anno scorso, non si è tenuta nel nostro bellissimo centro storico perché, a causa della pandemia era più sicuro chiuderci dentro Umbria fiere piuttosto che camminare per il centro. Quest’anno ho cercato informazioni quotidianamente, non ci volevo credere, non volevo cedere all'evidenza che Perugia, famosa in Italia e in Europa anche come città del cioccolato si era fatta scappare Eurochocolate.
Un evento che portava in città il pienone negli alberghi, nei ristoranti nei locali del centro quei locali che tutti vorrebbero aperti; eppure, nessuno fa niente per aiutarli.(in questa fase di crisi energetica magari l’indotto di eurchocolate su Perugia avrebbe aiutato) Perdere Eurochocolate è uno sgarbo ai cittadini e alla città che si vede nei giornali nazionali solo per scandali l’ultimo il caso Suarez e quando abbiamo la possibilità di tornare grandi con una manifestazione che è organizzata da un privato, ma gode della fama della città lasciamo che, come nulla fosse questa, ci venga portata via preferendo al nostro centro storico un anonimo centro fiere collocato in un altro comune. Si, dico anonimo perché a questo punto non vedo la differenza con le altre fiere del cioccolato che si tengono in tutta Italia,
Eurochocolate è Perugia in quanto è Perugia ad aver dato i natali a Luisa Spagnoli, inventrice del bacio Perugina e una delle fondatrici della Perugina che, persino una multinazionale come Nestlè ha avuto il riguardo di non modificare almeno esteriormente. Invece i nostri politici hanno permesso che passasse come nulla fosse questo furto di Peruginità e nel silenzio generale io sentivo il dovere da Perugino prima e Umbro dopo di dire la mia.