L'INTERVENTO Dal turismo, ai prodotti tipici fino alla produzione di nuovi lavori: ecco come salvare i comuni terremotati
di Vincenzo Naturale
Che i territori del centro Italia, in particolar modo il cratere sismico siano zone devastate; oramai è cosa certa. Del resto le ultime scosse di forte intensità sono l’amara testimonianza di popolazioni fortemente provate che continuano loro malgrado a subire le angherie di questo fenomeno incontrollabile. Dunque da buon Italiano legato al proprio territorio, quindi agli usi e costumi associati a esso; immagino lo stato d’animo di queste persone, ovviamente anche per tutte le incognite legate al futuro circoscritte a una perdita di quest’ultimi nonché a tutti i tratti tipici delle località in questione. Basti pensare che la nostra nazione è una delle più floride in assoluto per diversità nonché vastità di culture, accostando a queste cucina, storia, tradizioni popolari ecc. Allora è proprio in siffatte occasioni che il senso di solidarietà dunque il patriottismo devono fare la loro comparsa, dimostrando compattezza. In virtù di quanto enunciato, ho ritenuto opportuno elaborare alcune iniziative per esser più vicino possibile ai nostri connazionali.
L’estate, rimane indubbiamente, un periodo favorevole per le vacanze in camper. Momento propizio per raggiungere queste zone è passarvi dei giorni. Occasione confacente per sostenere le economie locali effettuando acquisti nelle aziende del posto. Organizzando in concomitanza propedeutiche esercitazioni, della protezione civile. Finanziare star up emergenti per ridare giusta attenzione al territorio. Pensare alla costruzione in pianta stabile di una scuola, con succursali annesse, dislocate lungo il cratere sismico, di protezione civile; per farne punti di addestramento nazionale. Consultare gli enti scientifici, preposti, in modo tale che vengano installati laboratori sperimentali per la sismicità al fine di studiare dettagliatamente le criticità associate. Farne modello di sperimentazione a livello internazionale. Modificare, per quanto possibile, il passaggio del giro d’Italia facendo coincidere le tappe, più vicino ai centri abitati in questione. Inoltre, progettare con il ministero dell’economia, in sinergia con le camere di commercio, un piano per agevolare la vendita dei prodotti tipici, delle aziende interessate, nelle attività commerciali, defiscalizzando le merci in questione.
Facendo pagare quest’ultime, al consumatore finale, senza iva. Sostenendo gli autotrasportatori che svolgono tale mansione con forme di tutela; agevolando dunque i costi manutentivi dei mezzi. Favorire nonché sovvenzionare nelle città; mostre di fotografi, anche free lance, recatisi sui luoghi interessati, per porre la questione sisma non più come un’eccezione, ma un evento onnipresente nel vivere quotidiano. Sensibilizzando a tal modo le coscienze nella prevenzione futura, per quanto concerne, il fenomeno. Nei paesi durante le manifestazioni di grande rilievo, dunque fiere di ogni tipo, invitare delegazioni, per esporre, in modo gratuito, prodotti tipici. Queste sono solo alcune accortezze. La solidarietà è la coesione pongono le basi per superare ogni calamità; poichè uniti siamo più forti. Vincenzo Naturale