Dopo Sanremo è scontro tra Sgarbi e Michele Bravi: "Tutto femmina". La replica: "Giudizi medievali"

Sanremo 2022 continua a far discutere e dell'ultima edizione del festival, la 72esima, ha parlato il deputato e storico dell'arte Vittorio Sgarbi su Rai 1. 

Ospite sabato pomeriggio del programma 'Dedicato', condotto da Serena Autieri, ha giudicato così la perfomance del cantautore tifernate che nella serata cover ha interpretato il brano 'Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi': “C’era quell’altro che cantava una canzone di Battisti, che si chiama Bravi, tutto femmina. E cantava rivolgendosi a una donna come se fosse un maschio. La canzone è fatta da Battisti per una donna e lui era un uomo e la declinava al maschile”.

Parole che non sono piaciute a Bravi che così, senza citarlo, ha replicato a Sgarbi attraverso una storia Instagram lanciando una 'stoccata' anche alla conduttrice del programma, 'rea' di essersi lasciata andare a una risata dopo la battuta del suo ospite: "Non amo dare spazio o voce a persone che ignorano la bellezza della libertà d’espressione individuale - scrive il cantautore tifernate sui social -, né tantomeno demonizzare una risata imbarazzata dovuta all’imprevisto di una diretta. Non farò nomi e non vi invito ad andare a scavare".

E ancora: "Colgo però lo spunto, visto che da ieri mi state mandando un video di una trasmissione dove si accusa la mia eccessiva femminilità, per dire che sono orgoglioso di dare voce a un approccio non giudicante dell’individualità. Non smetterò mai di dire con la mia musica 'siate completamente voi stessi'. Questa non è una lotta che riguarda la comunità LGBTQI+ ma ha a che fare con la possibilità di tutti di raccontare al mondo i propri colori. È un segno di civiltà rispettare e accettare opinioni diverse dalla propria ma è un peccato - conclude Bravi -. lasciare che i giudizi medievali limitino la vostra creatività. Siate creativi sempre".