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I piatti della tradizione umbra di Pasqua: cosa non deve mancare sulle nostre tavole

Sarà una Pasqua diversa, mantenere le tradizioni gastronomiche ci aiuterà a viverla più serenamente costretti a casa dal Covid-19

Sarà una Pasqua particolare, inutile nasconderlo: chiusi in casa per via dell'emergenza sanitaria nazionale, tra pochi intimi, ovvero solo i più ristretti familiari, forse anche da soli...

Ma le tradizioni vanno rispettate (anche per tirarsi su il morale) e il tanto tempo che abbiamo a disposizione possiamo impiegarlo per dedicarci a preparare con cura i piatti tipici delle festività pasquali.

In Umbria la tradizione vuole che la Resurrezione di Cristo si festeggi con una prima colazione speciale nella mattina dei Pasqua, con tutta la famiglia intorno alla tavola per mangiare insieme l'immancabile torta al formaggio, con salame, capocollo, uova sode colorate, cioccolato e vino rosso. Tradizionalmente i cibi vengono anche benedetti nel giorno del Sabato Santo, ma quest'anno non sarà possibile, per le norme anti contagio che ci obbligano a stare a casa ed evitare nella maniera più assoluta assembramenti.

Ma la festa non finisce con la colazione: è poi la volta del ricco pranzo di Pasqua, dove si comincia con le tagliatelle fatte in casa (ma vanno bene anche gli strangozzi) e poi l'imperdibile agnello arrosto, servito con fettine di limone che ne esaltano il sapore. Come contorno si possono abbinare delle patate arrosto. Il pranzo si conclude con la ciaramicola, dolce pasquale fortemente simbolico e naturalmente con le uova di cioccolato per grandi e piccini.

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