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Chiude la pizzeria "Malafemmena" di Corciano: "Il Covid è stato il colpo di grazia"

Parla l'imprenditore Cesarini: "E' stata dura, ma ho fatto la scelta migliore. Chissà che non riapra un domani. Ristori e altre misure inadeguati a fronte di tante incertezza".

Leonardo Cesarini, titolare della pizzeria Malafemmena di Corciano, aperta dal 2005, lo ha annunciato publicamente dalla pagina social del locale: "La pizzeria chiude causa Covid (e tutto quello che ne è tristemente seguito)". 

"Per il momento la chiusura è definitiva - ci racconta - ho lasciato i locali perché sono grandi, e il modo di lavorare era cambiato, con asporti e consegne. Non so cosa prevede il futuro".

Cesarini, perugino, ci tiene a precisare: "Non sono uno che si piange addosso, sono un imprenditore: già da tempo avevo iniziato a investire su un'altra attività, anche se Malafemmena per me era come un figlio... ho sofferto molto prima di decidere, ma conti alla mano, ogni giorno che passava, con i mancati incassi e le tasse e altri costi sospesi al momento, ma prima o poi da pagare, erano un pensiero gravoso. A malincuore, ho deciso di chiudere, anche perché ogni giorno dovevo rispondere a cinque-sei chiamate di persone che mi chiedevano se fossi aperto a pranzo, se facessi l'asporto...".

Malafemmena è una pizzeria che non ha mai cambiato gestione, mai società, con un locale frequentato e conosciuto: un'impresa funzionante, dunque.

"Va detto che il settore della ristorazione era già minato da tempo - aggiunge Cesarini - in crisi per l'apertura di tanti locali, alcuni con concorrenza sleale, i bar-apertivo che una volta non c'erano e le sagre estive che ci hanno pian piano tolto molto lavoro. Noi abbiamo costi che nel tempo incidono: personale in regola, affitti, hccp, corsi di formazione, aggiornamenti... la crisi c'era da tempo. Il Covid è stato davvero il colpo di grazia".

La chiusura di un'attività di questo tipo è senza dubbio una perdita per tutto il tessuto economico e sociale della città: ci auguriamo che però, come Leonardo Cesarini, altri imprenditori abbiamo il coraggio e le risorse per guardare avanti e continuare a portare del valore alla propria terra.

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