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Fagiolina del Trasimeno, tutta la ricchezza e la bontà di una coltivazione di antica tradizione

Anche Slow Food ha creato un apposito disciplinare per tutelare e promuovere la coltivazione di questo antico legume, secondo una tecnica antica che richiede pazienza e amore per la terra. Ecco le aziende che la producono

Forse avrete sentito parlare della Fagiolina del Trasimeno, un piccolo legume pregiato, tipico di questa area dell’Umbria. Si tratta di un fagiolo dalla forma ovale che può essere di vari colori: crema, nero, salmone e tutte le tonalità del marrone. Al sapore risulta particolarmente gustoso, in bocca è tenero e burroso.

L’origine di questa coltivazione si perde nel tempo: fino al 1959 la sua diffusione era molto vasta nella zona del lago Trasimeno, poi, in seguito allo spopolamento delle campagne a partire dalla metà del secolo scorso, la produzione si è pian piano persa, diversamente da altre. 

In effetti, la coltivazione della fagiolina è molto impegnativa: ci vogliono tempo e fatica e non si possono impiegare le classiche macchine agricole in nessuna fase (se non per dissodare il terreno, seminare e ripulirlo dalle erbacce più grandi). La più grande difficoltà di questo tipo di coltivazione risiede nel fatto che il periodo della raccolta è scalare: ci vogliono un paio di settimane per tutto il raccolto, che va fatto di giorno in giorno in base al grado di maturazione delle piantine. Contemporaneamente, infatti, si hanno fiore, baccello verde e baccello secco. Il raccolto poi viene sistemato nell’aia, si fa essiccare e si batte con forche e bastoni. Infine, con i vagli si separano i semi e si insaccano. Tutto, naturalmente, avviene senza l’uso di diserbanti né pesticidi.

Il periodo di raccolta della fagiolina è compreso tra agosto e settembre, ma quella essiccata è disponibile tutto l’anno.

Un prodotto “doc”

Esiste un presidio Slow Food con un apposito disciplinare che tutela e promuove la conoscenza della fagiolina del Trasimeno anche in mercati più lontani: le aziende agricole che aderiscono al disciplinare (e non sono tutte, quindi occhio) sono di tipo familiare, con al massimo tre addetti, producendo, complessivamente, sette - otto quintali di fagiolina. 

I piccoli produttori che ancora seminano e raccolgono manualmente questo fagiolo policromatico si sono riuniti in una associazione e si sono dotati di un regolamento che distingue la produzione dalle altre.

I piatti più gustosi a base di fagliolina

Per quanto riguarda le preparazioni di questo legume, ce ne sono varie e semplici: quella più semplice consiste nella lessatura con un po’ di olio extravergine di oliva; da provare in questa versione sul pane abbrustolito, naturalmente quello umbro, che è senza sale!

Altra insospettabile delizia è la carpa regina arrosto con contorno di fagiolina.

Le aziende che producono la Fagiolina del Trasimeno 

Paolo Ceccarelli
Castiglione del Lago (Pg)
località Petrignano del Lago
vocabolo Giorgi, 43
tel. 075 9528286
335 1240063
ceccarellipa@alice.it

Eleonora Giulianini
Castiglione del Lago (Pg)
Pozzuolo Umbro
via Indipendenza, 91
tel. 334 1092373
ele__1987@hotmail.it

Carlo e Marco Carini
Colle Umberto (Pg)
Strada del Tegolaro, 3
tel. 337 651795
info@agrariacarini.it

Madrevite
di Nicola Chiuchiurlotto
Castiglione del Lago
frazione Vaiano
via Cimbano, 36
tel. 075 9527220
347 0046160
info@madrevite.com
www.madrevite.com

Alessandro Spensierati
Cortona (Ar)
via San Marco, 1
tel. 333 7244715
alessandrospensierat@libero.it
 

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