LIBERO PENSIERO Giornalismo, diritto-dovere di cronaca, informazione dovuta e… gossip
Quando si mette un mafioso sotto la lente… d’ingrandimento
Giornalismo, diritto-dovere di cronaca, informazione dovuta e… gossip. Quando si mette un mafioso sotto la lente… d’ingrandimento.
La cattura del boss Matteo Messina Denaro è giustamente al centro della cronaca in tutte le testate locali e nazionali.
Televisioni grandi e piccole, giornalini e giornaloni puntano i riflettori sull’evento, giustamente presentato come una vittoria dello Stato. Ineccepibile.
Una proluvie di particolari viene fornita relativamente ad elementi connessi allo stile di vita. Particolari utili a far luce, a delineare un quadro sociale e antropologico. Dunque “nulla quaestio”.
Bene per gli abiti griffati, le scarpe di marca, gli orologi preziosi, l’arredamento di lusso, le ricevute di ristoranti e quant’altro.
Ciò che invece sconcerta è il sentire particolari irrilevanti, ai fini delle indagini e alla cornice entro cui si è mosso il personaggio.
Ad esempio, mi pare non abbia alcuna importanza sottolineare con insistenza la presenza di Viagra, o simili, nell’armadietto dei medicinali. Notizia sparsa a piene mani da quasi tutte le fonti d’informazione. Ci si chiede cosa aggiunga di significativo. A cosa serva. Che pregio possa mai assumere. Se non il de(merito) di far apparire un personaggio in una dimensione umana “troppo” umana. Perché si potrebbe legittimamente affermare che non è il Viagra che fa il mafioso.
Insomma: più che giornalismo, gossip. Puro e semplice.
PS: Sia chiaro: l’Inviato Cittadino non intende bacchettare, tirare le orecchie, mettere nessuno dietro la lavagna. Si limita a proporre questa semplice riflessione da modesto cittadino. Magari qualcuno è in grado di spiegarci l’utilità di questo particolare. Io non ci arrivo.