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Martedì, 16 Aprile 2024
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LIBERO PENSIERO Trasporti ferroviari. L’Umbria regala alla Toscana

Non si capisce perché. Un cortocircuito logico e amministrativo

Trasporti ferroviari. L’Umbria regala alla Toscana… e non si capisce perché. Un cortocircuito logico e amministrativo.

Da dove vengono i soldi per i trasporti? Premessa indispensabile. È dallo Stato italiano (cioè dalle tasche di tutti noi) che ogni anno vengono assegnati, alle varie Regioni, finanziamenti per i treni regionali, indispensabili per la mobilità della popolazione e per le attività economiche.

Perché questa “regalia”? Perché i trasporti incassano, in media, attraverso la bigliettazione, solo il 35% del proprio costo. E il diritto alla mobilità è un principio costituzionale. Dunque si deve considerare un “prezzo politico”, al di là del rosso dei bilanci.

Quanto dà lo Stato all’Umbria? Per quanto a conoscenza dell’Inviato Cittadino, fino ad oggi, all’Umbria sono stati assegnati, per far correre i treni, 36 milioni di euro ogni anno.

Soldi che spendiamo tutti per noi? Manco per idea! Il paradosso è che i treni da Foligno e Perugia verso Firenze e Roma, sono finanziati coi soldi assegnati all’Umbria. Quindi erogano un servizio aggiuntivo a quelle due regioni. A spese nostre.

L’esempio del “regalo” alla Toscana. Per esempio, i sette treni regionali Foligno-Perugia-Firenze, pagati dall’Umbria, corrono giornalmente in territorio toscano per 1.700 chilometri effettuando, in quella regione, una prestazione supplementare, tanto da realizzare un perfetto servizio metropolitano: Terontola-Arezzo-Montevarchi-Firenze!

Ecco i saldi dei…soldi. Siccome l’Umbria finanzia i treni regionali di Trenitalia a € 10/km, ecco che spende per la Toscana 17.000 euro/giorno, pari a circa 6 milioni all’anno. Gettati alle ortiche? NO: spesi in “beneficenza”.

Allora, di eventuali risparmi, che fare? Si potrebbe dire allo Stato: quei 6 milioni, invece di regalarli alla Toscana (nostra vicina di casa e con cui intendiamo convivere in amicizia) siano destinati per finanziare altre due coppie di Frecciarossa/giorno a Perugia e lungo tutta l’Umbria fino Terni.

Invece l’Umbria cosa fa? Vuole la Media Etruria. Oltre a non reclamare i denari spesi a favore di terzi, la Terra di Francesco (bontà infinita!) si adopera per realizzare in Terra toscana una nuova stazione per l’alta velocità in cui gli Umbri dovrebbero arrivare coi quei regionali che realizzano, di fatto, la metropolitana toscana!

È un paradosso. È come se, per tenersi a un esempio, un padre di famiglia facesse pagare a un proprio figlio disabile i costi da destinare agli altri figli normodotati. I quali, appunto, non ne hanno speciale necessità. E il figlio handicappato è l’Umbria. Appunto.

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