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LIBERO PENSIERO Come la mela di Paride

I nostri servizi scatenano una serie di reazioni, in Umbria e non solo…

Come la mela di Paride. I nostri servizi scatenano una serie di reazioni, in Umbria e non solo… e i sindaci toscani, che scrivono a Salvini, a Giani, a parlamentari e a Commissioni regionali.

E vogliono un incontro chiarificatore. C’è chi chiede Montallese; i senesi chiedono Farneta; gli aretini e il PTR umbro chiedono Rigutino. Ce n’è per tutti i gusti e soavi piaceri.

Sta di fatto che anche in Regione Umbria si sollecita una discussione, avendo preso contezza della questione dei finanziamenti dei treni che vanno in Toscana. Vari esponenti della politica regionale, insieme alla sindaca di Assisi e ad altri, chiedono un dibattito sulla questione perché hanno capito che quei soldi si debbono usare per pagare i Frecciarossa che servono all’Umbria. E non per fare beneficenza alla finitima Toscana. Che sa benissimo camminare sulle proprie gambe.

La contesa fra i sindaci toscani emerge dalle pagine di ilCittadino online del 17 febbraio.

Vi si racconta che è stato istituito un presidio di fronte alla sede di Rfi e Trenitalia a Firenze, con occupazione simbolica degli uffici.

E, lunedì prossimo, 27 febbraio, i sindaci di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Trequanda e Torrita di Siena si fanno avanti per protestare in ordine al mancato accoglimento delle loro proposte.

Per le ore 11:00, in Viale Spartaco Lavagnini 58, sono stati invitati il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, la giunta e i consiglieri regionali, i parlamentari eletti in Toscana, di qualsivoglia parte o partito.

Parlano di miglioramento e potenziamento, velocizzazione, modernizzazione, riapertura di stazioni, realizzazione della Linea ad Alta Velocità nel Comune di Montepulciano. Ma non finisce qui.

Un lungo cahier de doléances. Che sarebbe troppo lungo dettagliare. Chiedono, in sostanza, trasporti ferroviari più efficienti e un tavolo di lavoro per la realizzazione di documenti e assunzione di relativi impegni.

Si dice: “Il documento – condiviso anche da tutta l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, composta dai Comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda – è già stato inviato, nei mesi scorsi, all’attenzione del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, alla giunta regionale della Toscana e alle Commissioni “Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture” e “Sviluppo economico e rurale” del Consiglio Regionale della Toscana”.  Tanti destinatari per corrispondere a una sentita esigenza.

Insomma: le cose non sono affatto chiare: c’è chi chiede una cosa, chi un’altra. E l’Umbria cosa chiede? Di fare una Media Etruria, in Toscana, dispiacendo agli stessi toscani?

Meno male che ci pensiamo noi a sovvenire alle loro esigenze. Ma si mettessero almeno d’accordo! E noi Umbri, per parte nostra, cominciassimo a pensare alla doverosa tutela dei nostri interessi! Anche se pare che, allo stato attuale delle cose, tutelare i propri interessi sia operazione peccaminosa.

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