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SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Robe di poesia. Walter piacerebbe a Vladimir?

Non credo che Vladimir piaccia a Walter questo è certo. e non credo che Vladimir, ma sì lo Zar Putin del terzo millennio, uno cui la pace va indigesta, e incrociamo le dita, abbia mai letto Aleksandr Puškin, il poeta ‘padre’ della Russa, Boris Paster antisovietico, le poete ‘dissidenti’ e ‘femministe’ Marina Cvetaeva e Marina Achmatova. Forse dieci versi di Vladimir Majakovskij, il poeta della Rivoluzione d’ottobre 1917: «Vogliamo che la parola esploda come una mina, e urli come il dolore di una ferita, e sghignazzi come un urrà di vittoria», ma il poeta nel 1930 si dà la morte deluso dalla politica e dall’amore: «A tutti, se muoio non incolpate nessuno e per favore niente pettegolezzi… Compagno Governo, fa’ in modo che i miei cari abbiano un’esistenza dignitosa». Vladimir poeta ha scritto il poema “Lenin”, il quale in punto di morte pregò i compagni: «Non date il potere a Stalin» ma non fu ascoltato. Ah, ma chi è Walter?

Un vero poeta, non ce n’è in giro molti, vi assicuro, e ne ascrivo perché non l’ho fatto prima nonostante non sia stato affatto improdigo con poeti e poete. Eppoi Walter Cremonte mi ha testè inviato con dedica la plaquette (i suoi auguri per il 2021) “Diversamente“, 15 poesie una più bella dell’altra, intime, tenere, scanzonate, colloquiali, dove ricorrono, postmoderni spunti da canzoni di Paolo Conte («Broni Casteggio Voghera», Leonard Cohen («ogni anima è un pesciolino», Bob Dylan («Durango», e atmosfere e emozioni e suggestioni dal passato prossimo. Quant’è sentita e taumaturgica la strofa “Le ragazze della poesia”: «Care amiche che siete state / poetesse in tutti questi anni / e di un cercare mai finito / e mai esaudito testimoni / tenaci e serie in questo tempo ostile / eppure allegre / un po’ provando tra Saba e Montale / e poi gli affetti, i ricordi, la vita / la nostra vita, per quello che vale, / “donne che avete intelletto d’amore””…». Walter pensava alle scomparse Ilde Troina Arcelli, Brunella Bruschi, Maria Liscio, una ragazza di 100 anni meno un mese! 

Il titolo del quadernino come affogato in un pozzo lirico, prende le mosse da un racconto di Alice Munro: «Nessuno / pensa davvero di dover morire / perché se no / ci si comporterebbe /(come?) /non so: diversamente». Vladimir ha invaso l’Ucraìna». Domattina 25 febbraio alle 8 che le dico a Hanna la mia colf di quelle parti?

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