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SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Homo homini lupus. Sogno Francesco Papa imitare Francesco il Santo... per fermare la guerra

Fra le immagini di questa guerra che la televisione ci invia: feroci tragiche impietose, testimonianze di questa follia, come l’ha detta Papa Francesco con le lacrime nel cuore, decisa da un solo “uomo” dall’anima, se l’ha, sepolta dentro l’odio, una è così sconvolgente che l’ho intravista appena perché ho spento. C’è un freno a tutto, alla barbarie qualche volta in casi estremi d’insostenibilità visiva bisogna rispondere con la viltà, come lo struzzo. Del resto un cittadino qualsiasi non può altro che pregare, aiutare con qualche euro se ne ha, protestare, scrivere un corsivo come fo io, scendere in piazza (ma non ne ho visti molti di cortei a fiumane), mettersi a rileggere qualche pagina di Čechov. Allo stesso tempo ho tenerezza per i Russi incolpevoli e rabbia per gli oligarchi che affamano [in Umbria non mancano investimenti], e sento gli Ucraìni come sorelle e fratelli nell’umanità che ci accumuna. 

Non certo accanto a quei soldati che difendono la propria terra ma che che, invasi dal sapore inebriante e bestiale della vendetta, gambizzano soldati russi ammanettati e come fagotti buttati a terra. I prigionieri sono sacri. Sempre. Poi pensi ai bambini uccisi, o da un mese nascosti nelle cantine senza acqua cibo medicine luce riscaldamento indumenti scuola libertà di sorridere alla vita e giocare e ti sembra di perdonare. Ma poi ti dici di no, anche quei soldati russi
sono degni di rispetto. La guerra è un massacro, sempre. Ma vale discettare distinguere giustificare scagionare scusare accusare? Putin ha scatenato l’inferno su un popolo libero e sulla loro terra. Punto. Mentendo, punendo il dissenso, scherzando su negoziati da burla, arringando folle prezzolate, avvelenando e imprigionando gli oppositori. 

Si sente il legislatore del mondo. Fingendo misticismi e ergendosi a moralizzatore delle mollezze decadenti dell’Occidente, come da sempre imitando gli orbi e occhiuti tiranni farsi predicatore di un nuovo ordine mondiale. Putin non ha alcuna attenuante né politica né etica, è solo un dittatore che vuole restaurare e riesumare un passato condannato con sentenza in giudicato dalla Storia. Per taluni soloni sofisti nostrani Putin ha le sue ragioni, la Nato i suoi torti, l’Occidente la colpa di esistere, l’Ue l’arroganza di avere confini con l’Est fino a lambire la sua Madre Russia. Io, misero cronista di periferia, non posso, a sostegno della pace, da umbro, che immaginare Francesco papa imitare Francesco santo andando se non a Mosca dal Sultano, almeno a Kiev assediata ad abbracciarne la vittima. Che ha, udite udite, la superbia di resistere

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