rotate-mobile
Rubriche

SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Grazie Sergio…di cuore da un cronista di provincia che continua a credere nella probità e in un cristianesimo-cattolicesimo

Caro Sergio, ti do del tu perché ho cinque anni più di te, e la tua frase che il bene comune vale più delle personali aspettative, mi ha commosso nel profondo e mi ha ispirato tenerezza, perché credo di aver capito il sacrificio immenso che stai per affrontare, per sette anni. In un’Italia ingrata, distopica, litigiosa, irrazionale. Nella quale i partiti sembrano liquefatti, la classe politica arruffona e incompetente, dove la fazione la vince sulla ragione, e si dimentica per squallide motivazioni di bottega il momento difficile per il morbo che infuria, per le disuguaglianze che crescono, per il deficit energetico e i costi che aumentano, per i venti di guerra che spirano a est d’Europa. Il Parlamento di 1.009 elettori non è stato capace di eleggere un Presidente, proponendo anzi nomi inadeguati o addirittura impresentabili in Europa e nel mondo libero. E tu hai dovuto capitolare, tornare, anzi restare al Quirinale a dipanare, con Mario Draghi, secondo me degno tuo successore, i molti forti problemi del 2022 e del 2023.

Mi auguro che i leader sappiano superare divisioni preconcette o vendicative, si mettano tirate su le maniche, a lavorare di concerto, per la Patria, per gli Italiani, per i Cittadini, abbattendo i muri di una burocrazia autoritaria e sorda, di un’evasione fiscale brutale e irridente, di una corruzione diffusa e deleteria. Potrei aggiungere altre defaillances, ma tu le conosce, tu che hai pagato sulla pelle l’orrore mafioso. Per questo hai accettato, caro Sergio, il secondo mandato, mentre già pregustavi il calore famigliare, i concerti, le letture disinteressate, le passeggiate come un pensionato e un nonno normali, magari mettendoti a scrivere le tue memorie. Con il rammarico per uno spettacolo di democrazia parlamentare fallimentare, di debolezza della democrazia tout court, sono però felice che tu, faro e fortezza, sia il numero uno, chi può sostenerci nelle nostre speranze. Caro Sergio, scusa la confidenza di certo un po’ fuori protocollo, e ricevi un grazie di cuore da un cronista di provincia che continua a credere nella probità e in un cristianesimo-cattolicesimo autenticamente evangelico. Il tuo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Grazie Sergio…di cuore da un cronista di provincia che continua a credere nella probità e in un cristianesimo-cattolicesimo

PerugiaToday è in caricamento