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Giovedì, 25 Aprile 2024
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SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Le ragioni sacrosante dell’Ucraìna e la lucida follia di Putin

Ahimè ci son ricaduto. Invece di finire l’ultimo libro di Alba Scaramucci (“Alice carissima ti scrivo…”- Futura libri, la vita della filantropa baronessa Alice Franchetti, opera che presenterò in estate al Festival Isola del Libro) o di giocare con Cannella, la mia gatta intelligente come un cane, ma lei non lo sa, sennèò si arrabbierebbe, sono tornato a guardare la tv, spinto da Massimo Giletti – con le scritte PRESS sul petto e TV sull’elmetto – inviato a Odessa. Tanti, troppi cadaveri, e un bel colpo di teatro la bandiera blu (il cielo) e gialla (il grano) dell’Ucraìna raccolta dalle macerie di una caserma bombardata da un missile ipersonico che ha ucciso decine di giovani militari. 

Che fatica non prendere a schiaffoni chi ancora fa distinguo, come Franco Cardini, che da storico un po’ rimba tira fuori l’ottocentesca guerra di Crimea come fanno i terroristi islamici che obiettano le Crociate. Ma l’ora passata davanti allo schermo, oltre alla bella paffuta russa che non ha osato pronunciare la parola “guerra” – il coraggio è una cosa seria – mi ha permesso di ascoltare da Kiev l’italiano perfetto di Vladislav Maistrouk, che dal suo bunker ha esposto con energia le ragioni sacrosante dell’Ucraìna e la lucida follia di Putin. Impartendo una lezione contro la memoria corta di noi italiani, recitandoci a memoria! i 14 punti alla base del fascismo come ideologia e Weltanschauung (visione del mondo), di cui io, gli esami non finiscono mai, non avevo memoria, il che dimostra che talvolta anche la tv sa essere utile. 

L’assunto di Vladislav è che Vladimir Putin è un fascista a tutto tondo e Volodymyr Zelensky un democratico a 18 carati. Ma quali sono questi 14 punti descritti dal genio logico dell’autore di “Opera aperta” (la spiegazione della modernità) e di “Il nome della rosa” (archetipo di tutta la letteratura giallo- storico-gotica). Sono i seguenti. Su cui riflettere. Conoscendoli si eviterebbero stereotipi pericolosi. Li elenco come una sorta di messa in guardia guida se si vuole agire e capire (il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me): «1. Culto della tradizione del passato, spesso interpretata sincreticamente [conciliando sistemi filosofici opposti]. 2. Rifiuto del modernismo, anche in conseguenza del primo punto, e dell’illuminismo. 3.

Irrazionalismo e culto della azione fine a sé stessa. Diffidenza della cultura. 4. Rifiuto della critica e dello spirito critico. 5. Paura della diversità. Una
conseguenza è il razzismo. 6. Frustrazione delle classi medie (piccola borghesia) a causa di crisi economiche o pressioni politiche. 7. Ossessione per
complotti, anche di tipo internazionale. 8. Percezione di una eccessiva forza di nemici esterni, che tuttavia si ritiene di poter battere. Questa contraddizione porta tipicamente a false valutazioni degli avversari e, in ultima istanza, a essere perdenti negli scontri. 9. Idea della guerra permanente e contrasto al pacifismo. La pace definitiva avverrà solo dopo la vittoria finale. 

10. Elitismo di massa e disprezzo per i deboli: pertanto disprezzo da parte di ciascun ceto per il ceto subordinato. 11. Eroismo di massa e desiderio di immolare sé stessi per la causa comune, ma più frequentemente di immolare gli altri. 12. Machismo, più semplice da gestire dell’eroismo. 13. “Populismo qualitativo”. Data la negazione dei diritti individuali, il “popolo” è considerato un insieme unico la cui volontà deve essere interpretata dal leader. 14. Uso di una Neolingua, caratterizzata da una sintassi elementare e veicolante un ragionamento critico necessariamente limitato». Insomma, nei concetti sopra elencati c’è essenza dell’Ur-fascismo, del fascismo eterno. Putin, con buona grazia degli estimatori, specie di quelli che oggi ripudiano facendo i furbi (Salvini e Meloni e Berlusconi che convola in piena pandemia e guerra in Europa a nozze simboliche in matrimonio rato e non consumato si sospetta), Putin che arringa folle “pagate” indossando un costoso cappotto italiano e poi minaccia l’Italia, è un fascista delirante e disumano della peggiore specie. Questo è. Senza se e senza ma direbbe un politico a corto di parole. Ne è pieno ahimè il nostro parlamento. Aggiungo un’idea suggerita da Vladislav: tutti i 27 ministri degli esteri della Ue in gita a Kiev. Basta coi bla bla odiati da Greta.

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