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Martedì, 23 Aprile 2024
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SCHEGGE di Antonio Carlo Ponti | Caduta di Draghi, storia di una ciurma che si ammutina ma non sa navigare

E così Supermario, salvo un miracolo o un italico funambolismo, stacca la spina, accusato dal Toninelli, una celebrata nullità, di essere il Responsabile Unico di Tutti Mali. Meno male che il Di Battista, altro mistero doloroso, sta in Siberia e spero ci resti. Italie, ma pauvre patrie. Italia, mi pobre país. Italy, my poor country. Italien, mein armes Vaterland. Italia, bednyy patria. Una terra di poeti, navigatori (tra un po’ butteranno a terra tutte le statue di Cristoforo e Vespucci come fossero dei Saddam qualsiasi), santi ed eroi ridotta al lumicino da una ciurma di mediocri politicanti. Che si ammutinano ma la nave non la sanno pilotare.

Uno dei problemi qualcuno ha detto è che ci sono troppi ex premier: Renzi, Draghi, Conte, Letta, Berlusconi con la bava alla bocca e i fuori gioco Dini, Prodi, Amato, D’Alema, Monti, Gentiloni … «Ahi serva Italia, di dolore ostello, /nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di provincia, ma bordello». Insomma, mia cara terra natale sei una puttana. E gran parte dei politici dei puttanieri. Non sono elegante, lo so, ma quando ci vuole… Dante morì se la memoria non m’inganna in esilio, e Mario spero si goda l’aria e il verde dell’Umbria a Città della Pieve a scrivere l’autobiografia e sono pronto a fare l’editor e l’editore gratis. 

I poeti, come la giri, spuntano dappertutto, profeti e folletti, funghi e rimorsi e rimpianti, sono testimoni e scudisci, moniti viventi. «O patria mia, vedo le mura e gli archi/e le colonne e i simulacri e l’erme/torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo,/ non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi / i nostri padri antichi. Or fatta inerme, / nuda la fronte e nudo il petto mostri. / Oimè quante ferite, / che lividor, che sangue! oh qual ti veggio/ formosissima donna!». Giacomo Leopardi ne “All’Italia!” prima poesia dei “Canti” parla di “ferro” ossia che uno ha il diritto-dovere di difendersi anche colle armi, non vorrei che RovelliCanfora
CardinD’Orsi altrimoltipacifisti nostrani, dalla lacrima facile per il macellaio, venissero le convulsioni. 

Scommetto che Giacomino il giovane favoloso sarebbe stato dalla parte giusta, al fianco degli Ucraìni, in compagnia cito alla rinfusa Rimbaud, Ungaretti, García Lorca, Auden e Frost e Pasternak. Patria mia (o mio Dio te ne son grato) non sono di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, Italia Viva, Coraggio Italia, Italia dei Valori, Ancora Italia, Noi con l’Italia, Green Italia, ma ti amo anche se fai schifo.

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