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Il racconto breve di Ruggero Luzi | I benefici dell’aglio

Loro sono ingrati, vergognosamente ingrati, non apprezzano i miei sacrifici. Questo abito, signori miei, l’ho dovuto affittare, a rate devo pagarlo, ma ne è valsa la pena....

Signori, grazie per l’invito, grazie per aver scelto me, grazie per avermi dato questa opportunità, grazie per la considerazione, per la stima, per la gioia che mi procurate nel concedermi questo palcoscenico e questo teatro così gremito di bellissima gente.

Tutto illuminato, così adornato di splendidi fiori, grazie signori miei, grazie a nome della mia famiglia, che per essere sincero nemmeno ci credeva, loro non hanno poi tutta la stima che invece ho ricevuto da voi in questo invito, alla faccia loro, scusatemi gentilissimo pubblico. Anche io ho un pubblico, non mi pare vero, per questo ve ne sarò eternamente grato. Se qualcuno potesse scattare delle foto, così poi le porto a casa a dimostrare la mia umile presenza in questo grandioso teatro.

Loro sono ingrati, vergognosamente ingrati, non apprezzano i miei sacrifici. Questo abito, signori miei, l’ho dovuto affittare, a rate devo pagarlo, ma ne è valsa la pena, gentilissimo e straordinario pubblico, grazie per la vostra benevolenza, per la vostra attenzione. Sono qui in questa magnifica serata per parlare dei benefici dell’aglio. Mia moglie, gentile pubblico, non voleva che uscissi, c’era da sparecchiare, ve lo immaginate voi, io invitato in questo splendido teatro, dover sparecchiare, sono fuggito, si sono fuggito con la scusa dell’immondizia. Gettare l’immondizia è un compito che spetta a me, signori, tutti i lavori  umili spettano a me, persino pulire il bagno, e credetemi, otto persone in un appartamento di quaranta metri quadrati potete immaginare lo stato dell’unico bagno, quintali di schifosa immondizia da gettare. Ma sono felice, si, ora sono felice, qui in mezzo a voi a parlare dei benefici dell’aglio.

 Mia suocera vive con noi, è  una strega, persino resistente all’aglio, signori miei, vedeste come mi tratta, tutti mi trattano male, anche mio cognato e mia cognata,  sorella di mia moglie, che si sono stabiliti da noi con i loro due figli, cacciati dal padrone del monolocale dove abitavano perché non pagavano l’affitto. Vorrei averli qui, in mezzo a voi, per fargli capire il mio valore ma il loro odore sgradevole di aglio sarebbe insopportabile, i loro fiati, vi farebbero fuggire. Ora vorrei iniziare questa mia conferenza e parlare di questa nobile spezia. Mio figlio non conosce i congiuntivi, signori miei, potete capire la sofferenza per una persona colta quale sono io e che voi così gentilmente dimostrate di apprezzare. 

Ho speso tutti i miei risparmi per cercare di istruirlo, inutilmente, ostacolato anche da sua madre che un giorno ha persino acceso il camino con i miei libri, immaginate il dolore signori miei, quelle pagine, divenire fumo, cartaccia per questi analfabeti, parassiti, che vivono tutti alle mie spalle, io che ho fatto della cultura la mia ragione di vita e che vivo di queste conferenze e della vostra benevola pazienza. L’aglio, signori miei, odore di aglio, tutti i cibi con l’aglio, abiti impregnati di aglio. Si ingozzano di aglio, per questo lo detesto,  signori miei, mi fa schifo, ucciderei chi mi parla dopo averlo mangiato. Perché chiudete il sipario, non ho ancora finito, dove andate, gentile pubblico, indimenticabile pubblico, grazie per avermi invitato in questo magnifico teatro, se volete lasciare degli spiccioli ve ne sarò eternamente grato, se torno con del denaro forse eviterò di essere picchiato, vi prego. Illustrissimo pubblico vi ricordo che la conferenza sui benefici della cipolla si terrà Giovedì prossimo alla stessa ora.
 

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