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LIBERO PENSIERO MedioEtruria in quel di Rigutino o di Creti. I perché di un fallimento annunciato

La auspicata/demonizzata (agognata/temuta) MedioEtruria ha le carte in regola per fallire miseramente

MedioEtruria in quel di Rigutino o di Creti. I perché di un fallimento annunciato.

La auspicata/demonizzata (agognata/temuta) MedioEtruria ha le carte in regola per fallire miseramente. Lo spieghiamo con un esempio.

Densità media troppo bassa. Insiste(rebbe) su un territorio con densità media di 90 abitanti/kmq quindi non dovrebbe avere più di 2000 passeggeri/giorno.

Periferica rispetto alla nostra regione. Inoltre, la MedioEtruria non è ubicata al centro della nostra Regione, ma addirittura a 90 km da Foligno, 75 da Assisi e 96 km da Orvieto.

Un esempio lampante. La stazione MedioPadana AV, ubicata nella periferia di Reggio Emilia, con 4000 viaggiatori/giorno insiste su un territorio (da Parma a Modena e l'oltre Po), la cui densità media e di oltre 200 abitanti ×km2.

Ma anche quella non ha funzionato. La stazione MedioPadana AV non ha dato i risultati che erano stati ipotizzati. Al punto che sono stati costretti a istituire, sulle rispettive storiche stazioni (Reggio, Parma e Modena), ben 10 coppie di treni freccia al giorno.

Uccisione garantita della Terontola-Foligno. Questi dati dovrebbero fare desistere la nostra Regione da questa proposta devastante per l'Umbria che peraltro renderebbe inutile la Terontola-Foligno-Orte.

Altro beneficio, al contrario, deriverebbe dai Frecciarossa. Ben diversamente, adeguati Frecciarossa al servizio sul nostro territorio garantirebbero 2000 passeggeri al giorno.

Esempi numerosi in Italia. Lungo lo Stivale, i Frecciarossa ogni giorno raggiungono località esterne alla linea Alta Velocità ben più distanti delle nostre città Umbre: questo dato oggettivo sconfessa chi afferma che i Frecciarossa non abbandonano i binari dell'alta velocità; è infatti vero proprio l'esatto contrario.

MedioEtruria irrazionale. Questa proposta illogica, autolesionistica, fallimentare… comporta non solo che gli umbri devono raggiungere in Toscana i treni buoni. Ma uccide le nostre tratte storiche.

E vedremo i turisti il pullman. Non solo male per gli umbri, ma anche i turisti diretti nelle varie città dell'Umbria dovranno essere serviti tramite bus, magari a due piani, granturismo.

Perché fare gli interessi degli autobus? Chi rema contro l’utilizzo del ferro e punta sulla gomma pretendendo un tale abbandono della rete ferroviaria umbra (col pretesto che sarebbe obsoleta), potrebbe avere interessi in vista proprio verso gli autobus!

Di autobus ne abbiamo fin troppi. Già oggi questo tipo di collegamento bus sostitutivo dei treni è purtroppo un fatto compiuto pure sui collegamenti Romagna Marche e Umbria con Roma.

Non si vede perché proseguire su questa scelta.

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