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Martedì, 26 Settembre 2023
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LIBERO PENSIERO I benefici della variante Ancona-Roma

Fressoia argomenta contro la posizione di Presciutti

Ecco quali sarebbero i benefici della variante Ancona-Roma. Fressoia argomenta contro la posizione di Presciutti. 

LIBERO PENSIERO Variante, Fressoia contro Presciutti

Riprendendo il filo del discorso della prima puntata del suo intervento, il presidente di Italia Nostra sezione di Perugia afferma: “La variante introdurrebbe una serie di migliorie strategiche che riassumiamo brevemente:

  1. ingloberebbe nel proprio tragitto 300.000 abitanti dell'Eugubino, del Perugino e dell'Assisano;
  2. metterebbe l'aeroporto di S. Egidio in contatto diretto con Roma, lungo una linea forte come la Ancona-Roma (e non più con la linea secondaria Terontola-Foligno che impone cambio di vettura nella stessa Foligno);
  3. l'aeroporto umbro potrebbe così mettersi al servizio del sistema aeroportuale romano, come Stansted fa per Londra, moltiplicando il proprio flusso;
  4. nascerebbe una nuova trasversale Ancona-Perugia-Firenze, utile per mettere in collegamento corridoi europei adriatico-balcanici con corridoi tirrenici e dell'Europa occidentale/settentrionale;

Quali altri benefici ne deriverebbero?

“Nascerebbe un triangolo ferroviario umbro Fossato-Foligno-Aeroporto molto utile per servizi metropolitani regionali di superficie”.

E ancora?

“Un unico treno Ravenna-Ancona-Perugia Aeroporto-Foligno-Terni-Orte-Roma sostituirebbe due treni ora vigenti e diversi, da Ravenna su Roma e da Perugia su Roma”.

Perché la variante non piace?

“Per motivi misteriosi, questa proposta di variante, pur accolta con favore dalla regione umbra in un primo momento (circa vent'anni fa), è stata poi costantemente osteggiata fino alle odierne parole del sindaco di Gualdo, spalleggiato in questa sparata da una consigliera regionale di Foligno”.

Si tratta di una proposta strategica, perché osteggiarla?

“In verità, come è facilmente intuibile, proprio proposte strategiche innovative, quali la variante, possono sperare di attirare rinnovato interesse di FS e del Ministero Trasporti su questa linea”.

Chi la ostacola?

“Se i primi a scagliarsi contro questa soluzione sono proprio sindaci e politici di quegli stessi territori, con la pretesa che grandissimi investimenti avvengano a tutti i costi (quasi che la Ancona-Roma, e relativo denaro di Fs e dello Stato, fosse proprietà di Gualdo o di Foligno, solo perché ci passa sopra), capiamo bene che le loro grida non possono portare frutto, bensì sono destinate a rimanere inefficaci”.

Ma la Ancona–Roma non ha caratura nazionale?

“Una ferrovia come la Ancona-Roma è di sicuro ambito nazionale su cui peraltro influiscono infiniti fattori del vasto mondo interconnesso...”.

Ergo?

“Consigliamo al sindaco e alla consigliera di riuscire in una operazione politica essenziale: inserire le proprie legittime ambizioni (ferroviarie o di altra natura) nel quadro di convenienze macroeconomiche nazionali e anche più, così che acquisiscano qualche chance concreta”.

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