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IL RICORDO di Antonio Carlo Ponti | In morte di un amico pittore: Manuel Campus. In lutto il Festival di Spoleto e il mondo dell'arte

Avrebbe compiuto 95 anni oggi, invece se n’è andato, nel più rumoroso silenzio, due mesi fa, divorato da un morbo che si chiama vecchiaia, quando essa è cosa crudele. Lo ricordo memore di serate e cazzeggi nel suo studio di Spoleto, calamita di viaggiatori e turisti, artisti e scrittori, e donne che lui, Manuel Campus, corteggiava e faceva sentire dèe, muse e seduttrici. Pittore e scultore di grande talento e robustezza lessicale e cromatica, aveva scelto come poetica e temi e linguaggi l’impegno civile, immerso nel sociale, ispido e violento, non edulcorato, forte, agguerrito, in sfida all’ipocrisia e ai sepolcri imbiancati. 

Poi, quando lasciò lo studio perché acquisito da una banca, comprò il vecchio castello di Bazzano, il Casale, che divenne un vivace polo di attrazione e di eventi di cultura; qui in memoria del padre Mario istituì l’omonimo premio, destinato a importanti personalità, fra cui ricordo Giancarlo Menotti, fondatore del Festival dei Due Mondi. Manuel, classe 1928, sardo, era nato a Domus De Maria, sua madre era prima cugina di Antonio Segni, presidente della Repubblica. Una perdita per l’arte contemporanea, e per i tanti amici di cui è stato affettuoso e generoso compagno di strada.

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