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LIBERO PENSIERO Cara Perugia, non ti vedrò più

La Perugia storica è ormai divenuta luogo periferico

Cara Perugia, non ti vedrò più. La Perugia storica è ormai divenuta luogo periferico. Troppa parte della città si è trasferita a valle e, insieme a infinite parti nuove, costituisce oggi la Perugia contemporanea, estesa da Magione a S.Maria degli Angeli, tralasciando il centro storico. Un meccanismo urbanistico spontaneo che Italia Nostra, attraverso l’auspicata adozione del TramTreno, ha tentato inutilmente di correggere e frenare. Riportando almeno sulla circonvallazione storica buona parte degli odierni flussi nord-sud ed est-ovest della conurbazione perugina.

Il BRT (o Metrobus, da Castel del Piano a Fontivegge) e il Minimetro invece hanno contribuito a realizzare la periferizzazione del centro storico, tra le enfasi mal riposte e i discutibili entusiasmi degli amministratori. Ciliegina sulla torta è pure l'allontanamento da Perugia delle correnti di traffico del Raccordo che attualmente godono della vista di Perugia in bella mostra. Ma con il Nodo (Madonna del Piano-Silvestrini-Corciano) i flussi nazionali est-ovest dalla Toscana alle Marche/Abruzzo, perderanno la vista di Perugia. E scusate se è poco. Un tempo si diceva “damnatio memoriae”. Dannazione!

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