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PROVINCIA Gualdo Tadino

Sette anni sotto processo per truffa dell'energia elettrica, ma ha sempre pagato le bollette: assolta

La donna non era riuscita a effettuare la voltura del contratto. Oggi la sentenza che la libera dalle accuse

Sette anni sotto processo con l’accusa di truffa ai danni del distributore di energia elettrica, ma non c’era reato, solo le vicissitudini di una donna per effettuare la voltura del contatore.

La donna, di Gualdo Tadino, difesa dall’avvocato Simona Fratini, era subentrata nell’appartamento popolare e nel contratto del precedente inquilino. Da subito aveva iniziato ad avere problemi con il gestore dell’energia elettrica, rimpallata da un centralino all’altro per poter cambiare il nome sul contratto di fornitura (che è stata sempre pagata dal precedente inquilino e dalla signora).

Di fronte alle insormontabili e burocratiche difficoltà per la voltura, la signora aveva continuato a pagare le bollette emesse a nome del vecchio utente. Finché dal centralino del fornitore di energia elettrica non le avevano suggerito un espediente: fare tutto per telefono dichiarando di essere il vecchio utente e rinnovare il contratto con il nuovo nome.

Anche questo, però, non aveva raggiunto lo scopo, perché le bollette continuavano ad arrivare al vecchio utente e regolarmente pagate dalla signora.

Il tutto era finito in tribunale con l’accusa di truffa (non si capisce bene con quale utilità, visto che le bollette risultano pagate).

Dopo sette anni e la richiesta del pubblico ministero di chiamare altri sette testimoni, il giudice ha accolto la richiesta del difensore, lasciare la parola alle parti per requisitoria e arringa e poi pronunciare la sentenza di assoluzione.

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