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PROVINCIA Umbertide

Rissa davanti alla moschea di Umbertide, in quattro finiscono in tribunale

All'origine della lite le divergenze sul nuovo centro islamico ritenuto troppo grande per la preghiera del venerdì. Costole rotte, lesione all'occhio e ferite varie per i partecipanti

Calci e pugni alla fine della giornata passata in moschea, ad Umbertide. In quattro sono finiti davanti al giudice per rissa e lesioni avendo riportato fratture e ferite varie.

L’episodio risale al giugno del 2017 quando i quattro imputati si sono colpiti vicendevolmente, secondo quanto riportato nel capo d’imputazione, con diverse ferite, tra cui la frattura della costola a seguito di un calcio con una prognosi di 25 giorni. Un altro partecipante aveva riportato, invece, l’indebolimento permanente dell’organo della vista.

L’imam aveva denunciato minacce e un tentativo di investimento dopo che la comunità musulmana lo aveva riconfermato come guida religiosa. Una riconferma che, a dire del religioso, non era gradita ad un gruppo di fedeli musulmani. E probabilmente l’aggressione sarebbe scaturita nell’ambito di quel contrasto per la guida della comunità locale. Secondo uno degli imputati la nuova moschea, così come progettata, sarebbe troppo grande per le 100 persone che frequentano abitualmente.

L’imam è accusato di aver percosso un 38enne del Marocco con calci e pugni. La vittima dell’aggressione era finita in ospedale e sottoposto ad un intervento chirurgico per la ricostruzione di entrambi i pavimenti delle orbite.

Il marocchino, però, è a sua volta accusato di aver spintonato e colpito con un pugno al volto e poi con un calcio l’imam, fratturandogli una costola.

Un terzo imputato, invece, aveva denunciato pressioni e minacce da parte di parenti e amici dell’imam dopo essersi opposto alla costruzione del nuovo centro (o moschea) di Umbertide (anche questa vicenda è finita sotto la lente della Procura di Perugia, ma alla fine il giudice ha dichiarato la prescrizioni per alcune accuse e assolto per le rimanenti gli imputati). Per l’uomo il nuovo centro sarebbe stato sovradimensionato rispetto al numero di frequentanti la preghiera comunitaria.

Il quarto imputato deve rispondere dell’accusa di rissa.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Paolieri e Antonio Cozza. Nel corso dell’udienza di oggi sono stati sentiti i primi testimoni.

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