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PROVINCIA Gubbio

Gubbio, i medici per l'ambiente contro la decisione di bruciare rifiuti nei cementifici

Secondo l'associazione medica si tratta di una decisione "mossa da primitivismo ambientale"

Isde Umbria si schiera contro la bocciatura del ricorso del Comune di Gubbio contro l’uso del CSS (Combustibile Solido Secondario ottenuto dalla componente secca tipo plastica, carta, fibre tessili) nei cementifici. Per l'associazione italiana medici per l'ambiente quella del Tar "è un grave ed ulteriore macigno contro la presa di coscienza di tanti cittadini che consapevoli del loro stato di esposti involontari, alle industrie insalubri di prima classe che, cumulativamente, da oltre 120 anni svolgono attivita nel loro territorio, senza mai avere avuto la possibilità di conoscere quali conseguenze esse possono determinare o aver determinato, sull’ambiente e quindi sulla salute loro, dei loro figli e delle generazioni future".

L'Isde Umbria si domanda "perché i cittadini di un territorio che hanno nel loro sindaco non solo il più importante rappresentante ma anche la massima autorità sanitaria, si sono visti rifiutare una valutazione dell’impatto ambientale sulle due grosse industrie che  da oltre 120 anni cumulativi, li espongono ad emissioni dannose?".

Isde Umbria "plaude all'azione del sindaco Stirati e dei comitati per l'ambiente dato che entrambi si sono battuti  per tutelare salute e ambiente a Gubbio, hanno organizzato un Audit per l'ecodistretto e poi sono stati pugnalati alle spalle da forze politiche e sindacali mosse da primitivismo ambientale".

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