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PROVINCIA Marsciano

Vetri rotti, muri imbrattati e giardini incolti: il Comune di Marsciano contro l'incuria dei privati

Emessa un'ordinanza che impone ai proprietari di immobili di provvedere al decoro e alla sicurezza

Vetri rotti di porte e finestre, anche ai piani superiori rispetto al piano terra, gronde, balconi fatiscenti e pericolanti. Il Comune di Marsciano ha emanato una ordinanza sindacale finalizzata alla tutela del decoro e dell’ambiente urbano su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione ai centri storici del capoluogo e delle frazioni.

L’ordinanza riguarda “situazioni oggettive di degrado, con immobili fatiscenti, vetrine di attività commerciali in stato di abbandono, pertinenze di proprietà private in stato di incuria ed altre situazioni di insufficiente manutenzione” che possono provocare danni per quanto riguarda l’igiene pubblica e il decoro estetico e accrescere la percezione di insicurezza da parte dei cittadini, limitando la vivibilità sociale di molti spazi.

“Per contrastare questo stato di cose – sottolineano il sindaco Francesca Mele e l’assessore Francesca Borzacchiello – abbiamo deciso di emanare un’ordinanza con la quale vogliamo responsabilizzare i cittadini a perseguire un sufficiente livello di decoro nella gestione e manutenzione dei propri immobili. Solo facendo ognuno la propria parte possiamo sperare di migliorare la qualità di vita dei nostri centri urbani e contribuire, anche in questo modo, a garantire un più alto livello di sicurezza per tutta la comunità”.

Con l’ordinanza si impone a proprietari e conduttori di immobili di provvedere al rifacimento o manutenzione ordinaria e/o straordinaria delle facciate degli edifici o delle parti deteriorate di essi e dei relativi balconi, aggetti o gronde, il cui degrado arrechi pregiudizio all’incolumità delle persone per il rischio attuale di cedimenti di parti di esse; alla sostituzione (o manutenzione ordinaria o straordinaria) degli infissi e/o dei portoni marci/danneggiati/fatiscenti prospicienti la pubblica via o luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, nonché all’eliminazione di compensati, staffe, tasselli, che per loro caratteristiche intrinseche, sporgenza ed altezza possano arrecare pericolo alla pubblica incolumità; provvedere alla cancellazione delle scritte sui muri esterni e visibili dalla pubblica via; a tenere pulite e ordinate le aree private che siano visibili dagli spazi pubblici, compresi giardini e aiuole verdi, alberature e siepi; a garantire una adeguata e sicura chiusura di porte e finestre degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, rimuovere i rifiuti accumulatisi o gettati attraverso gli interstizi dei serramenti all’interno dell’immobile e pulire gli spazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via; a coprire le vetrine dei locali inutilizzati, attraverso modalità e materiali, tali da rispettare il decoro estetico delle vie, e comunque a tenere pulite le vetrine stesse, conservandole libere (sia all’esterno che all’interno) da affissioni di manifesti, volantini, fogli di giornali e simili, di annunci ed avvisi vari, anche se fatti da terzi con o senza scopo di lucro, fatta eccezione per eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta di vendita o locazione dell’immobile o del fondo; a rimuovere le insegne degli esercizi per cessata attività, con il ripristino dello stato preesistente entro il termine di 90 giorni dalla cessazione dell’attività stessa; a schermare con materiale idoneo (o tinteggiature adatte) tubi, tubazioni e canne fumarie esterne, oltre a segnalare la presenza di uscita di canne fumarie ad altezza uomo, o che siano non conformi alla normative vigenti; a rispettare le procedure ed i regolamenti vigenti nei centri storici e relativamente al restauro ed i recupero di tutte le parti esterne dei fabbricati, in particolare in merito a portali, soglie, cornicioni, infissi, e colorazioni/tonalità delle pitture, e di procedere al ripristino di quanto non conforme; a sistemare le saracinesche fatiscenti e le tracce rimaste aperte per le utenze domestiche tipo acqua e gas; a non lasciare cibo e contenitori sporchi (per residui alimentari o di altro genere) nelle aree pubbliche e/o private visibili da via pubblica; a non lasciare oggetti (ad esempio sedie e casette in plastica o legno, transenne, stendibiancheria) su aree pubbliche o private visibili al pubblico ed in corrispondenza degli accessi carrabili o ingressi alle attività commerciali, per riservare la sosta ai titolari, conduttori o proprietari; a dimostrare di aver attivato le procedure per l’adempimento agli obblighi della presente ordinanza entro 60 giorni dalla pubblicazione della stessa, procedendo alle suddette attività di ripristino a propria cura e spese.

I soggetti interessati dovranno avviare le procedure per l’adempimento degli obblighi previsti dall’ordinanza entro l’11 luglio 2023, procedendo alle varie attività a propria cura e spese. I controlli sul rispetto degli adempimenti previsti nell’ordinanza sono affidati ad ufficiali e agenti della Polizia giudiziaria, compresa la Polizia locale.

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