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PROVINCIA Umbertide

Omicidio di Umbertide, la testimone: "Un anno prima la vittima aveva cercato di uccidere l'imputato"

Udienza davanti alla Corte d'assise per ricostruire i rapporti tra omicida e vittima. La sentenza ad inizio 2022

Una testimone a favore di Hassane Bouskour, 42 anni, boscaiolo, accusato di aver colpito e ucciso Abdeltif Hachiche, 35 anni. L’omicidio è avvenuto ad Umbertide, in via Roma, il 18 ottobre del 2020.

Una donna, la moglie di un cugino dell’imputato, è stata sentita davanti alla Corte d’assise del Tribunale di Perugia e ha confermato che prima dell’omicidio, i due avevano avuto un litigio. Era avvenuto un anno prima e, quella volta, a rischiare di morire era stato l’odierno imputato.

In quell’occasione la lite era scoppiata per motivi che la testimone non conosceva direttamente, ma come emerso nel corso delle indagini, i rapporti burrascosi tra i due protagonisti erano legati a questioni di droga e di affari pochi puliti.

Omicidio di Umbertide - "L'ho ucciso io, ma aveva molestato la mia donna e voleva ammazzarmi. Mi sono difeso"

Una versione che trova qualche elemento in comune con la spontanee dichiarazioni fatte dall’imputato, difeso dall’avvocato Franco Libori, nel corso dell’ultima udienza: “Era ospite a casa mia da qualche giorno, ma si comportava male e quando ha abbracciato la mia donna ho perso la testa, volevo buttarlo fuori casa e abbiamo iniziato a litigare”.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, infatti, i due uomini e la donna si trovavano in casa dell’imputato, in compagnia di altre persone. Nel corso della giornata avrebbero bevuto e scherzato, finché verso mezzanotte, rimasti solo in tre, la vittima avrebbe iniziato a fare apprezzamenti e avance alla donna, cingendole i fianchi da dietro, in un abbraccio che il compagno della stessa non avrebbe gradito.

Umbertide: ucciso a coltellate e con un mattarello, la lite per una donna finisce nel sangue

“Ci siamo tirati dei bicchieri, ma senza ferirci. Allora gli ho detto di prendere le sue cose e di andarsene da casa nostra. Lo avevo ospitato pur non conoscendolo molto bene. Lui però non voleva andare via, così sono andato a cercare mio cugino per farmi aiutare”.

I due avrebbero iniziato a colpirsi a vicenda: uno con l’oggetto di ferro che impugnava, l’altro con un coltello da cucina. Alla fine l’imputato avrebbe colpito la vittima con almeno due colpi mortali e una volta caduto a terra avrebbe continuato a colpirlo con il mattarello.

L’udienza è stata aggiornata al 21 gennaio del 2022 per la discussione e la sentenza.

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