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Giovedì, 25 Aprile 2024
PROVINCIA Città di Castello

Città di Castello, si affaccia al balcone e lancia un mattone contro i Carabinieri: "Sali se hai coraggio", straniero condannato

L'uomo stava scontando gli arresti domiciliari e i militari gli dovevano notificare un nuovo provvedimento restrittivo

I Carabinieri si presentano sotto casa per notificargli il ripristino della misura di prevenzione della sorveglianza speciale e lui tira un mattone ai militari dal balcone.

L’uomo, un 50enne tunisino residente a Città di Castello, difeso dall’avvocato Roberto Quirini, è accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale nei confronti di un appuntato dell’Arma dei Carabinieri “per indurlo a desistere dal compiere atti del proprio ufficio”. Il graduato era andato a casa dell’imputato per notificargli il ripristino della misure della sorveglianza speciale (cioè obbligo di evitare che determinati soggetti, sospettati di avere contatti con la criminalità organizzata o, comunque, di essere frequentatori abituali di persone o ambienti dove si è soliti delinquere, abbiano contatti con altri pregiudicati oppure frequentino tali locali) e l’uomo, affacciandosi al balcone al terzo piano, lo avrebbe minacciato: “Che c… vuoi? Sali se hai coraggio, ti nascondi dietro una divisa … io ho terminato la pena degli arresti domiciliari e nessuno mi ha notificato nulla”.

Appena terminato di pronunciare quelle frasi, “con gesto repentino, lanciava all’indirizzo del militare un mattone di pietra levigata del peso approssimativo di 2 chilogrammi, non riuscendo a colpirlo solo grazie alla pronta reazione” del militare che “si riparava nell’atrio del palazzo”.

L'uomo è stato condannato ad 1 anno di reclusione.

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