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PROVINCIA Città di Castello

In tanti per la Giornata della Trasparenza del comune di Città di Castello

Al quarto appuntamento docente d'eccezione: l’ex presidente Anac Francesco Merloni

Quaranta in presenza ed oltre 100 on line: ecco i numeri della quarta giornata della Trasparenza del comune di Città di Castello, che si è svolta nella Sala 43 della Biblioteca Carducci insieme al professor Francesco Merloni, membro ed ex presidente Anac, esperto di diritto amministrativo ed autore del libro “Etica per le istituzioni. Un lessico”, su cui la Giornata si è concentrata. 

Il sindaco Luca Secondi ha ribadito come la Giornata della Trasparenza “sia per il comune un momento per discutere su temi che riguardano molto da vicino la vita quotidiana delle amministrazioni. Trasparenza, Legalità, integrità sono parole che devono trovare un riscontro pratico per non rimanere solo dichiarazioni di principio e guidare nel lavoro per il cittadini”. 

Il segretario comunale Bruno Decenti e quindi il prof. Enrico Carloni, docente di Politiche della trasparenza e dell’Anticorruzione dell’Università di Perugia, hanno introdotto il volume, scritto insieme al filosofo Antonio Pirni, per dare organicità ad una materia che non rimane confinata dentro la legge e per questo implica un surplus di responsabilità ma anche di protezione per il funzionario.

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Se per il segretario Decenti il sistema organizzativo e la programmazione rimangono fondamentali per agire correttamente e perseguire il migliore interesse pubblico, per Carloni anche le recenti novità, come il Piao, il Piano integrato dell’Anticorruzione ed organizzativo che sostituirà i piani anticorruzione semplici, tendono alla convergenza delle prescrizioni e anche ad una maggiore coerenza delle stesse. Francesco Merloni ha quindi sintetizzato il significato delle parole del lessico più pregnanti, trasparenza integrità ed anticorruzione, parlando dell’attuale corso dell’Autorità, di come l’Italia abbia compiuto passi avanti grazie alla sua azione.

Ha ammonito poi verso una deregulation in nome dell’emergenza, parlando di criteri da cui non si può prescindere e che salvaguardando il principio dell’imparzialità e della concorrenza. Per Merloni “E’ in atto un tentativo di sospendere le regole pensate non in senso giustizialista ma per far funzionare meglio il mercato. L’approccio organizzativo è essenziale e complementare a quello normativo perché altrimenti le Amministrazioni non saranno mai in grado di fare bene un bando, scegliere il contraente migliore, controllare l’esecuzione delle opere”.

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