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Martedì, 16 Aprile 2024
PROVINCIA Gualdo Tadino

Giochi de le Porte, il discorso del sindaco e le contestazioni della Lega: "Ancora una volta invece di unire ha diviso i gualdesi"

Le contestazioni del capogruppo Lega in consiglio comunale Alessia Raponi: "il sindaco Presciutti fa figli e figliastri e divide la città”

Il Palio 2021 a Gualdo Tadino si è concluso domenica scorsa con la vittoria di Porta San Donato, in una edizione condizionata dalle norme anti-covid e con molte restrizioni per la mobilità e la presenza dei cittadini in centro storico. Ma se il drappo è stato assegnato, le polemiche continuano: il capogruppo della Lega Gualdo Alessia Raponi ha fortemente criticato il discorso del sindaco alla città, sul palco della festa, considerato divisivo, inopportuno e incentrato sulla sua persona. 

“Un discorso inopportuno e completamente fuori luogo,  da campagna elettorale anticipata - ha scritto Alessia Raponi -  che ha inneggiato alla sua persona come decisiva nella scelta dello svolgimento della manifestazione, come se le autorità a lui sovraordinate, sotto emergenza Covid-19, non contassero nulla. Autorizzazioni di autorità superiori o meno, egli sarebbe andato per la sua strada perché ‘quando si mette in testa una cosa la porta avanti’. Solo alla fine del suo discorso ha avuto il barlume e quel minimo di buongusto di ringraziare l’operato dei portaioli".

Uno dei passaggi più forti del discorso del sindaco al popolo dei Giochi ha ritirato in ballo la oramai arcinota guerra dell'acqua (comitati e comunanza da una parte, comune e Rocchetta dall'altra): "Infatti non si doveva schierare con o contro alcuno, non doveva prendere ad esempio negativo quella parte della popolazione che sta legittimamente portando avanti la battaglia in difesa della nostra acqua. Essi non stanno “facendo un pic-nic o una scampagnata”, come il sindaco ha detto, schernendoli. Nei limiti della legalità ognuno ha, ancora, il diritto di pensare, dire e fare scelte in base alla propria autodeterminazione ed un sindaco che si colloca solo dalla parte di chi gli fa comodo non si può definire il sindaco di tutti. Il suo discorso avrebbe dovuto unire e, invece, ha diviso la città senza motivo. Per la serie: quando uno si crede di essere un sindaco ma non lo è”.

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