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PROVINCIA Gualdo Tadino

Gualdo Tadino, Fratelli d'Italia contro il sindaco Presciutti: "Non c'è un progetto, la città cade a pezzi, cittadini messi l'uno contro l'altro"

"incapacità di ascolto e risoluzione dei problemi: restano chiusi nel palazzo senza capire cosa accade realmente"

"Non esiste progettualità, non c’è programmazione, tutto si risolve in sterili annunci ai quali non seguono mai i fatti": l'attacco porta la firma del capogruppo di Fratelli d'Italia-Siamo Gualdo, Roberto Cambiotti, che preso di mira l'amministrazione comunale del sindaco Massimiliano Presciutti accusata di incapacità di ascolto e risoluzione dei problemi. Ma Cambiotti dice di più: Gualdo, ad oggi, è una città allo sbando e in piena decadenza su tutti i fronti. E porta una serie di esempi pesanti:  "Il centro storico, ormai deserto, piange l’immobilismo e l’assenza di decoro, le attività economiche chiudono o si spostano, i residenti se ne vanno. Abbiamo perduto oltre 1000 cittadini in 10 anni, siamo scivolati sotto la soglia dei 15000 abitanti determinando un ulteriore indebolimento della forza politica un po’ a tutti i livelli .Pensiamo ai campetti di San Rocco, al Calai, a tutti gli impianti sportivi, alla mancata valorizzazione della montagna, agli eventi che non ci sono, al piano parcheggi che scontenta tutti, al parcheggio delle scuole elementari con il cantiere chiuso da mesi, alla piscina chiusa, all’antistadio inutilizzabile, allo stadio delle scuole medie interdetto, ai pali desolatamente abbandonati intorno al laghetto di Valsorda, al decoro urbano dimenticato, ai cittadini messi gli uni contro gli altri in ogni vicenda. Un’agonia lenta ma costante che sta trascinando a fondo quel che rimane".

Per Cambiotti è invece giunto il momento di "sedere a un tavolo per guardarci negli occhi e renderci conto di quanto sia difficile la situazione che vivono quotidianamente i nostri cittadini" e mettere in piedi un niovo piano sociale e di sviluppo. "Ma purtroppo ad oggi “O con noi o contro di noi”, sembra ormai essere il motto di chi ci amministra, chiusi nelle loro stanze non si accorgono, o non vedono, quello che accade intorno. Un annunciato Titanic dentro al quale rimangono con il violino in mano solo i ciechi amministratori".

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