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PROVINCIA Città di Castello

Città di Castello, gli studenti delle scuole al centro della celebrazione del “Giorno del Ricordo”

Il Comune: "i nostri ragazzi saranno protagonisti della costruzione della città del futuro”

“Oggi con i giovani di Città di Castello abbiamo vissuto una giornata bella e importante, all’insegna della memoria e del confronto sui temi della libertà, della democrazia, del rispetto della dignità delle persone, nella quale i nostri ragazzi hanno dimostrato una volta di più quanto siano fondamentali, con la loro maturità e la loro sensibilità, per la costruzione della città del futuro e quanto sia indispensabile renderli protagonisti della nostra azione politica e amministrativa”.

A sottolinearlo sono il sindaco Luca Secondi e gli assessori ai servizi scolastici, Letizia Guerri, e alla cultura, Michela Botteghi, al termine della mattinata di iniziative per la celebrazione del Giorno del Ricordo, che ha visto le scuole di Città di Castello in prima linea con i propri allievi.

Insieme agli amministratori comunali, gli studenti degli istituti secondari i secondo grado hanno ripercorso in collegamento streaming con la residenza municipale tifernate la tragedia delle foibe e dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani all’epoca della seconda Guerra Mondiale, attraverso una conversazione alla quale hanno preso parte Dino Renato Nardelli, docente dell’Università degli Studi di Perugia e rappresentante dell’Isuc (Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea), e il direttore generale della Fondazione Hallgarten-Franchetti Fabrizio Boldrini. I rappresentanti di istituto hanno avuto l’opportunità di rappresentare in presenza i compagni nell’aula consiliare, attraverso un dialogo con i relatori che ha toccato gli aspetti principali della vicenda e il messaggio che oggi può e deve trasmettere.

Successivamente il sindaco Secondi e l’assessore Guerri, alla presenza del dirigente del commissariato di Pubblica Sicurezza di Città di Castello Michele Santoro e della dirigente scolastica dell’Istituto Patrizi Cavallotti Baldelli Marta Boriosi,  hanno condiviso con i ragazzi dell’Istituto Cavallotti la commemorazione della figura di Giovanni Palatucci, il giovane commissario reggente della questura di Fiume, oggi Rijeka, in Croazia, che il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945.

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