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Decesso sul lavoro: i primi risultati dell'autopsia, così è morto Enzo Boriosi travolto da lastre di vetro in azienda

I primi risultati dall'autopsia effettuata sul 65enne deceduto lunedì scorso in Alto Tevere

La morte di Enzo Boriosi è riconducibile a lesioni “polidistrettuali e trauma toracico”.

Secondo quanto emerge dai primi dati dell’autopsia, effettuata dalla dottoressa Laura Panata, dell'istituto di Medicina legale, il decesso sarebbe stato provocato da lesioni gravissime da schiacciamento. Le costole, per lo schiacciamento, avrebbero trafitto il cuore.

Il lavoratore, secondo quanto raccontato dal datore di lavoro, difeso dall’avvocato Simona Garone, avrebbe avuto delle patologie cardiache e su questo anche il perito di parte, il medico Sergio Scalise Pantuso, ha chiesto di approfondire le indagini, visto che l’autopsia non può chiarire la presenza di un nesso tra gli eventi.

Sul decesso di Enzo Boriosi, la Procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per permettere lo svolgimento di tutte le indagini necessarie a stabilire come si siano svolti i fatti e quali sono state le cause del decesso, con lo schiacciamento che, al momento, appare l’unica causa.

L’uomo, lunedì sera, era rimasto schiacciato da pesanti lastre di vetro nell’impresa in cui lavorava. L’allarme era stato lanciato dai colleghi e sul posto erano arrivati subito i medici del 118 e i vigili del fuoco hanno poi estratto il corpo esanime dell’uomo.

Le indagini sono affidate ai tecnici del Servizio di Prevenzione e sicurezza ambienti lavoro della Usl Umbria 1, che stanno cercando di ricostruire quanto è accaduto nell’azienda.

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