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PROVINCIA Città di Castello

Città di Castello, lavoratori del tabacco ancora in agitazione: stop alla produzione

''Abbiamo deciso di bloccare tutte le lavorazioni, da San Secondo a Cerbara, fintanto che il C.dA. e le Istituzioni non verranno a confrontarsi con noi''.

Continuano le manifestazioni a difesa della filiera del tabacco in Altotevere. Dopo quella di ieri, lunedì 31 gennaio a Perugia in Piazza Italia, oggi i lavoratori della Tti (Trasformatori tabacco italia) hanno deciso di bloccare al produzione e la lavorazione. «Aspettiamo – hanno detto – che le istituzioni vengano a confrontarsi con noi».

E così davanti alla sede della Fat, a Cerbara, sono stati affissi cartelli, mentre gli operai si sono radunati davanti alla fabbrica per portare all'attenzione questo problema, tanto semplice da spiegare, quanto complesso da risolvere.

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''La multinazionale Jti, che è stata di riferimento per 10 anni, ha deciso di cambiare partner commerciale'': d'ora in poi il tabacco non verrà lavorato più nei capannoni di Cerbara, ma dagli stabilimenti della Deltafina a Ospedalicchio di Bastia Umbra. Una decisione che ha fatto nascere negli oltre 2500 addetti preoccupazione e stupore.

''La cosa più grave tuttavia consta, a nostro avviso, nella totale mancanza di lungimiranza da parte delle Istituzioni – hanno detto - molto attive nelle le varie passerelle elettorali, ma che ad oggi risultano del tutto assenti, salvo qualche raro caso. Non è stato compreso che il passaggio del contratto commerciale porterà non solo all'immediata perdita di 300 posti di lavoro, dovuta alla chiusura dello stabilimento di Cerbara, ma anche ad una conseguente ed inevitabile riduzione della parte agricola dato che il contrattato interesserà 8 mila tonnellate e non più le 12 mila che il Tti gestiva nel complesso''.

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''Questo causerà una drastica riduzione dei posti di lavoro in tutta la filiera, arrivando quindi ad un deficit occupazionale di circa il 30% corrispondente alla perdita di 1000 risorse. Tuttavia abbiamo avvertito la volontà di far passare tutto questo processo nel completo silenzio'', hanno concluso i dipendenti.

Il sindaco Luca Secondi chiede ''Chiarezza da parte della Regione e del Governo'' perchè ''non si può chiudere dall'oggi al domani un settore trainante per la nostra economia''.

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Valerio Mancini, consigliere comunale e regionale della Lega, ha affermato: ''Chiediamo uno sforzo al governo nazionale'' ribadendo: ''Come presidente della Commissione agricoltura della regione Umbria domani annuncerò ai componenti la necessità di avere una delegazione di questi lavoratori insieme ai vertici di Jti, Il tema è: difendere il lavoro in questo territori''.

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