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Venerdì, 19 Aprile 2024
PROVINCIA Città di Castello

Condannato per un'overdose mortale torna in carcere dopo aver violato l'affidamento in prova

In manette un 41enne di CIttà di Castello. Aveva lasciato il lavoro di volontario "perché troppo impegnativo"

Era stato condannato per un'overdose mortale, morte come conseguenza di un atro reato ovvero dello spaccio, e per diverse cessioni di cui era stato ritenuto responsabile. Da tempo si trovava in affidamento in prova ai servizi sociali. Ma, da quanto emerso dagli accertamenti, aveva violato spesso e volentieri quanto imposto da questa forma alternativa di misura cautelare.

Per esempio, dopo aver ottenuto il beneficio con l'obiettivo di lavorare come volontario e di seguire un percorso terapeutico, è emerso che l'uomo, 41 anni di Città di Castello, aveva lasciato il lavoro perché lo riteneva troppo impegnativo, e di farsi seguire e monitorare non ne aveva intenzione. Per questo, dopo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Perugia, il Tribunale di Sorveglianza ha deciso di revocare l'affidamento, disponendo la misura cautelare in carcere. Il provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi dai carabinieri di Città di Castello. 

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