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Mercoledì, 24 Aprile 2024
PROVINCIA Corciano

La prima volta della Brocante a Corciano… e fu subito successo. Teatro della manifestazione il parco Renato Luigetti, fra musica e food truck

La prima volta della Brocante a Corciano… e fu subito successo. Parte col piede giusto l’Amministrazione Pierotti che consente e concede. Teatro della manifestazione il parco Renato Luigetti di via della Collaborazione, presso il Teatro dell’Arca.

Una distesa di bancarelle che richiamano presenze di visitatori e operatori non professionisti del libero scambio e compro-vendo dell’usato.

Un mix di cultura e socialità, con offerta incredibilmente varia e appetibile in fatto di prezzi. Tra musica e food truck, arte e artigianato, bric à brac di oggetti e idee. Pubblico variegato e trasversale a età e condizione sociale.

L’idea della Brocante, (im)portata dalla dinamica Norwena Chiara, ha fatto breccia nel cuore dell’Associazione L’Unanuova rappresentata da Riccardo Giangreco che gongola per il buon esito dell’intrapresa.

NORMATIVA INESISTENTE O CARENTE. GUERRA APERTA. A Corciano (e a Marsciano), dunque, tutto bene: si può fare. Non così a Perugia. Dove è guerra aperta in materia di libero commercio tra privati e commercianti. I quali rimproverano ai non-professionisti della domenica di portare sulle bancarelle non solo materiale di riciclo, ma anche oggetti e accessori nuovi di zecca, con tanto di cartellino.

Brutta gatta da pelare. In cui qualche Comune fa il pesce in barile e non decide.

Il nocciolo della questione è questo. Non esiste una regolamentazione per questo tipo di commercio, episodico e anomalo.

Così i Comuni si barcamenano e non prendono posizione, per non scontentare nessuno. Anche se, di fatto, finiscono con lo scontentare un po’ tutti: titolari di licenze di commercio fisso e ambulante e venditori occasionali, svuotasoffitte e smaltimento fondi di magazzino.

Perché è pur vero che alla Brocante si trova bigiotteria nuova, ancora col cartellino. Ma ci si chiede chi la comprerebbe in negozio, se non a prezzi stracciati.

Ergo: nessuno ci rimette e tutti contenti.

Ma le cose non stanno proprio così. Intanto, a Perugia questo tipo di mercatino dicono sia vietato. E pare non si possa più fare. Non solo in spazi pubblici, ma nemmeno in quelli privati, come la zona parrocchiale di Elce e il parco di Michele&Co a Pian di Massiano. Dove arrivano le Guardie e minacciano denunce.

Allora che si fa? Semplice! Se la regolamentazione non c’è, la si crea. Tutto qui. Esistono fior di regolamenti. E la solerte Norwena ne ha spedito copia ai Comuni più riottosi. A loro l’ultima parola.

Brocante a Corciano, chiacchiere e affari


 

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