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Mercoledì, 24 Aprile 2024
PROVINCIA Monteleone di Spoleto

Biga di Monteleone, il ministero riaccende la speranza

Acquisito il documentario sul trafugamento, si lavora per un dossier

Il ministero della Cultura ha richiesto e acquisito il docu-film del regista Dario Prosperini poiché "rappresenta un documento significativo ai fini della ricostruzione delle vicende sulla Biga". 
E’ quanto è emerso dalla tavola rotonda sul tema: “Verso nuove prospettive, il caso biga, il  panorama dei beni culturali trafugati. Ultime novità dopo il documentario “L’Anello di  Grace”: riapertura del fascicolo?“, che si è tenuta ieri all'interno della Mostra mercato del farro Dop e dei prodotti tipici della montagna a Monteleone di Spoleto.

"Parlando con i funzionari del ministero - ha detto Prosperini - ho appreso con piacere quanto interesse ci sia attorno a questa storia. Credo che dopo 120 anni dal trafugamento, per il nostro Paese sia finalmente arrivato il tempo di richiedere ufficialmente il Carro d'oro al Metropolitan Museum di New York. Sono molto contento che a solo un mese e mezzo dalla presentazione del documentario è arrivata la richiesta del ministero”. 
A Prosperini fa eco il sindaco Angelini: "Il carro d'oro è un reperto intimo del nostro territorio e il monteleonesi vorrebbero riaverlo qui nel nostro museo. Noi stiamo lavorando per andare in questa direzione. Il ministro Gennaro Sangiuliano, da me contattato, ha dichiarato: "lavoreremo insieme", questa apertura ci fa ben sperare". 
Ad intervenire nella tavola rotonda sono stati: Maurizio Fiorilli Avvocato Generale dello Stato  Onorario, Francesco Roncalli Archeologo docente di  Etruscologia e Civiltà italiche, Alexandra Stalinski Etruriaw and Ancient Italy, Guido Barbieri tenente colonnello del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale e Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera. 
Lo scopo dell’incontro è stato quello di presentare un fascicolo dettagliato da inviare alla Regione Umbria e al ministro della cultura, che chiarisca e documenti i motivi per cui il carro etrusco debba far rientro in Italia. 
“Sicuramente occorrerà aprire una attività di diplomazia culturale – ha specificato Fiorilli - nel 1902 a seguito dello scavo, l'agricoltore doveva chiamare la Sovrintendenza per comunicare che c'era un territorio delicato, non l’ha fatto, ha trovato il reperto e l’ha venduto.  Per far tornare la Biga in Italia dobbiamo lavorare sul piano etico e morale. Affiancherò l’attività del comune di Monteone di Spoleto per arrivare al recupero del reperto”. 
“La biga a New York è fuori contesto – afferma Conti – perché rappresenta la storia delle popolazioni dell’appenino e qualora fosse riportata in Italia, qui a Monteleone deve stare, nel proprio contesto naturale in quanto rappresenta la storia delle popolazioni italiche centrali”. 

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