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Domenica, 1 Ottobre 2023
PROVINCIA Montefalco

Allarme truffe, i consigli della polizia per non finire in trapola

Incontro a Montefalco per il progetto Vacanze Sicure

Prosegue a Montefalco la campagna di prevenzione della polizia “Vacanze Sicure”, iniziata lo scorso luglio per sensibilizzare la popolazione e, soprattutto, le fasce più deboli in merito alle buone pratiche da adottare per prevenire i furti in abitazione e le truffe.

Nel corso dell’incontro, che si è tenuto presso il teatro “San Filippo Neri”, il dirigente del commissariato di Foligno Adriano Felici ha fornito alcune informazioni in merito alle tecniche utilizzate da alcuni abili truffatori per raggirare le vittime, prendendo come esempio concreto alcuni fatti realmente accaduti. È di fondamentale importanza, infatti, conoscere le modalità di azione di queste persone per potersi difendere al meglio.

Ha partecipato all’incontro anche il sindaco di Montefalco, Luigi Titta e il comandante della polizia locale, Jean-Pierre Polveri.

Numerosi sono stati i cittadini che, incuriositi da una tematica sempre attuale, hanno preso parte all’iniziativa, chiedendo informazioni e consigli pratici per difendersi dagli abili “visitatori” che, spesso, spacciandosi per tecnici di società di erogazione di servizi o, addirittura, delle forze dell’ordine, riescono ad introdursi nelle abitazioni per portare via facili bottini.

Tra i suggerimenti dati dai poliziotti, quelli diffidare sempre da chi, con la scusa di fornire informazioni o di dover controllare i contatori, cerca di entrare nelle abitazioni; chiudere bene gli infissi e serrare le porte sempre con più mandate prima di uscire di casa; evitare di lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in luoghi esterni all’abitazione.

Tra i consigli utili, anche quello di non fidarsi di chi, con una telefonata, rappresenta il coinvolgimento di parenti in incidenti stradali e conseguenti richieste di denaro a titolo di risarcimento dei danni. Le procedure sono tipiche di abili soggetti che, approfittando dello stato di paura e preoccupazione delle vittime designate, spesso riescono a farsi accreditare centinaia di euro nei loro conti.

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