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PROVINCIA Preci

Ricostruzione, primi passi per la "nuova" abbazia di Preci

Siglato il contratto per l'intervento a Sant'Eutizio

Stamattina è stato firmato il contratto per la consegna dei lavori dell’Abbazia di Sant’Eutizio a Preci, un cantiere molto atteso e importantissimo per l’Umbria e per tutto il Centro Italia, per il valore storico e culturale del complesso monastico, punto di riferimento per i fedeli e per le comunità di questo territorio. 

I danni subiti con il terremoto del 2016 sono stati ingenti e fino a due anni fa la sua ricostruzione appariva lontana a causa dell’elevato grado di distruzione e di una situazione proprietaria frammentata e complessa. L’Abbazia si compone infatti di vari edifici e aree: la chiesa, il monastero, il cimitero monumentale, la rupe, il campanile esterno, alcune di proprietà pubblica e altre di proprietà privata.

Preci, primi passi per la ricostruzione dell'abbazia di Sant'Eutizio

"Con procedure ordinarie e con cantieri pubblici e privati separati, ci sarebbero voluti molti anni ancora solo per ridefinire le proprietà e predisporre i progetti, e solo dopo sarebbe stato possibile avviare  la ricostruzione - sostiene il commissario straordinario Giovanni Legnini - Solo con un’ordinanza speciale in deroga è stato possibile superare la rara complessità e criticità, ricomponendo le proprietà e assicurando unitarietà e coordinamento degli interventi". 

"Per questo, insieme alla Sovrintendenza, la Regione, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, il Comune e la Diocesi, abbiamo lavorato in sinergia per emanare l’Ordinanza nel luglio dell’anno scorso , coniugando semplificazione e tutela,  completezza ed unitarietà dell’intervento e  risorse finanziarie adeguate per restituire lo straordinario complesso storico-culturale al suo pieno splendore". 

"In un solo anno, la Diocesi ha quindi potuto sviluppare il progetto e ottenere tutte le autorizzazioni, e oggi ha avviato questo cantiere così innovativo - aggiunge ancora - Si partirà con i lavori della chiesa, poi con la ricostruzione del monastero, e a seguire con la sistemazione della rupe e la ricostruzione del campanile. Infine,  la sistemazione del cimitero sulla sommità della rupe, per un investimento di  oltre 20 milioni di euro. 
Il cantiere che si apre oggi è la prova che quando c’è partecipazione e ci si muove tutti convintamente, come hanno fatto la Diocesi di Spoleto-Norcia, l’Usr Umbria e il Comune di Preci, si ottengono risultati altrimenti difficili da ottenere. Grazie a tutti, innanzitutto a sua eminenza monsignor Boccardo, per questo risultato così importante".

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