Battaglia in consiglio comunale per il numero anti violenza sugli scontrini delle farmacie, ma c'è già da mesi
Respinto l'ordine del giorno di Francesca Tizi, Cristina Morbello e Sarah Bistocchi. Il consigliere Nannarone: "Il voto negativo è solo sull’atto, per alcuni versi ritenuto superato e per altri non percorribile"
Discussione interminabile e a tratti surreale, quella andata in scena ieri a Palazzo dei Priori sulla proposta di ordine del giorno presentato dalle consigliere Francesca Tizi e Cristina Morbello del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle e Sarah Bistocchi, con i gruppi consiliari Partito democratico, Idee PersonePerugia e Rete Civica Giubilei, di inserire il numero antiviolenza su scontrini fiscali da parte delle farmacie e attività commerciali nell’ambito della campagna antiviolenza sulle donne. Proposta respinta perché già attuata e perché così come era stata scritta è irricevibile, risponde la maggioranza.
Nell’atto si chiedeva all’amministrazione ad attivarsi presso le farmacie comunali e private, nonché presso le attività commerciali del perugino per proporre l’adesione alla campagna d’informazione contro la violenza sulle donne e di genere attraverso l’apposizione in calce agli scontrini della dicitura: «Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522 o l’800861126», cioè il numero verde del Servizio Telefono Donna regionale.
“Si tratta, dunque - ha concluso la capogruppo Tizi, al termine dell’illustrazione dell’atto - di un’iniziativa importante di sensibilizzazione e vicinanza alle donne vittime di violenza”.
Durante la discussione dell’atto in commissione la consigliera Casaioli ha chiesto più volte di poter sentire i rappresentanti dei commercianti, “per dare concretezza all’atto”. Sono intervenuti i rappresentanti delle farmacie, delle associazioni che si occupano di violenza sulle donne, ma non dei commercianti. Il consigliere Mencaglia ha sottolineato come l’impegno dell’ordine del giorno riguardante le farmacie sia superato dal momento che, di fatto, già da mesi, negli scontrini emessi dalle farmacie, sia pubbliche sia private, sono riportati il numeri antiviolenza nazionale e regionale grazie a una specifica legge nazionale e a protocollo d’intesa siglato a livello regionale.
Critica la capogruppo Bistocchi, per la quale ha maggioranza non ha capito la trasversalità di certi fenomeni.
Il consigliere Nannarone, in replica, ha ribadito che la maggioranza è consapevole dell’attualità del tema, ma il voto negativo è solo sull’atto, per alcuni versi ritenuto superato e per altri non percorribile.
Al termine, come detto, l’atto è stato bocciato con 16 voti contrari e 10 favorevoli.