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Politica

L'INTERVENTO Vinti su crisi in Medioriente: "Popolo palestinese aggredito da Israele"

L'assessore regionale chiede una mobilitazione anche dall'Umbria per fermare quella che definisce "un’aggressione a senso unico, della quale, a farne le spese, sono civili inermi, per lo più donne e bambini". Il testo integrale

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Stefano Vinti sui difficili rapporti e il clima di guerra tra Israele e il popolo Palestinese. 


di Stefano Vinti* assessore regionale ed esponente del Prc
Quello che sta accadendo a Gaza è intollerabile e definire l’aggressione di cui è vittima il popolo palestinese un’azione difensiva, una offesa alla comune intelligenza. La situazione è ancora più grave perché il tutto avviene nel silenzio, pressoché totale, della stampa e della comunità internazionale. 

Più di 80 morti e 600 feriti, oltre alla distruzione di case e scuole: è il bilancio drammatico di questa ennesima violazione della legalità internazione e dei diritti umani più elementari. Parlare di guerra è quanto mai assurdo, considerato che quello a cui assistiamo è, in realtà, un’aggressione a senso unico, della quale, a farne le spese, sono civili inermi, per lo più donne e bambini, vittime di incursioni aeree, bombardamenti, mezzi pesanti in movimento delle forze militari israeliane

Chiediamo all’Unione Europea, al nostro governo e a tutte le istituzioni internazionali, nazionali e locali, un grido di protesta e una azione forte per pretendere la cessazione immediata dell’ennesimo attacco di Israele alla popolazione palestinese. È necessaria una mobilitazione generale per riaprire gli spiragli per una conclusione pacifica  dell’annosa questione che sta insanguinando la Palestina da quasi cinquant’anni, per porre fine al processo di colonizzazione e di occupazione di quella terra martoriata e per il pieno riconoscimento del principio “Due popoli, due stati”.

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