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I tesori dell'Umbria: il Ministro approva un milione di euro per la Villa Romana di Spello

Via libera anche della Conferenza Stato-Regioni al “Piano strategico grandi progetti culturali”, presentato nelle scorse settimane dal Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini

Via libera anche della Conferenza Stato-Regioni al “Piano strategico grandi progetti culturali”, presentato nelle scorse settimane dal Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini. Per l'Umbria questo provvedimento del Governo porterà in dote ben un milione di euro per l'ambizioso progetto di recupero e rilancio della Villa Romana di Spello.

Con quei denari sarà possibile creare un nuovo indotto per il turismo nazionale e internazionale a beneficio non solo di Spello ma di tutta la Regione.  “Lo stesso ministro Franceschini -  ha sottolineato l’assessore Bartolini - ha riconosciuto al progetto previsto per la Villa Romana di Spello una forte potenzialità attrattiva anche dal punto di vista turistico, oltre alla riconosciuta importanza storico culturale del sito.

Questi fattori sono stati determinanti per l’inserimento dell’intervento tra i dodici previsti dal Piano e per la concessione di un finanziamento così elevato che sarà utilizzato per il completamento dello scavo e l’allestimento dell’area archeologica nel sito, al fine di rafforzare  l’attrattività a livello nazionale di un’area ricca di patrimonio culturale diffuso. Non possiamo che dichiararci soddisfatti”.

IL SITO ARCHEOLOGICO - A pochi passi dalle mura di Spello è possibile visitare gli straordinari mosaici di una villa romana risalente al III-IV sec. d.C., in piena età tardo-imperiale. I resti di quello che doveva essere un complesso monumentale sono venuti alla luce durante dei lavori di manutenzione pubblica cittadina, svelando la presenza di una ricca pavimentazione a mosaico che ricopre circa 360 mq di superficie.

Non si conosce l’identità del proprietario della villa ma doveva trattarsi di una personalità non solo facoltosa ma soprattutto sensibile alle novità che offriva il panorama artistico dell’epoca.
Osservando la tecnica e i temi trattati all’interno del sito, sono chiari i rimandi a maestranze esterne al territorio umbro. Infatti, i celebri mosaici siciliani di Piazza Armerina o addirittura gli apparati musivi di area cartaginese sembrano dialogare meglio con il programma iconografico di Spello 

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