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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Veterinario gratis per chi adotta un randagio, in Umbria è legge: "Estenderla a tutta Italia"

Il consigliere regionale Marco Squarta di Fratelli d'Italia rilancia la sua proposta a livello nazionale. "Incentivare le adozioni per il bene di Fido e le casse dei Comuni"

Dall'Umbria all'Italia intera. E la proposta è questa: "Rimborsare le spese medico-veterinarie a tutti coloro che in Italia decideranno di adottare un cane o un gatto". E' l'auspicio del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Marco Squarta, che in Umbria è riuscito a far approvare la sua proposta di legge per incentivare l'adozione degli animali ospitati nei canili e nei gattili.  

Il testo della legge approvata in Umbria prevede "l'erogazione delle prestazioni veterinarie gratuite, compresa la microchippatura e la sterilizzazione" degli animali, per i loro nuovi padroni "in situazione di svantaggio economico" oppure disabili. Nelle nuove disposizioni in materia di sanità e servizi sociali rientrano anche i cani e i gatti "impiegati negli interventi assistiti con animali" ossia quelli utilizzati per la pet therapy.

"Secondo un recente report della Lega antivivisezione nel 2017 sono stati spesi 400 mila euro al giorno soltanto per mantenere circa 115 mila cani detenuti nei canili rifugio - dice Squarta -. La spesa annua, esorbitante, di oltre 146 milioni di euro, è stata ottenuta moltiplicando l'importo minimo di 3,50 euro al giorno, indicato come congruo da una circolare del ministero della Salute, per il numero di cani detenuti". 

Il portavoce del Centrodestra in Umbria è convinto che "il rimborso delle spese veterinarie rappresenti un ottimo incentivo per le adozioni degli animali, con riflessi positivi sui bilanci dei Comuni che sostengono spese per crocchette, operatori e costi di gestione delle strutture". Conclude Squarta: "Il randagismo è un problema da risolvere nel nostro Paese. Sono necessari strumenti immediati ed efficaci anche perché, nel 2017, le adozioni sono diminuite e hanno trovato casa 3.704 cani in meno rispetto all'anno precedente (-8,6 per cento). Proprio per questo motivo devono essere promosse le adozioni mediante l'abbattimento delle spese veterinarie e la battaglia che Fratelli d'Italia ha portato avanti in Umbria deve essere riproposta in chiave nazionale".

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