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Verde pubblico affidato ai cittadini? La Cgil contro Romizi. Ma l'idea è copiata da Boccali (e dal resto d'Italia)

Furono proprio il sindaco Boccali e il vice Arcudi - molto applauditi allora dalla popolazione - a mettere a disposizione attrezzature comunali per far ripulire parchi e aree verdi alle associazioni di cittadini. L'apripista fu Borgo Bello. Ora Romizi vuole ampliare, per ragioni di bilancio, e la Cgil si ricorda di essere contraria

Due pesi, due misure?. La Cgil se la prende con la Giunta comunale guidata dal sindaco Andrea Romizi colpevole di voler affidare una parte del verde pubblico - inteso come pulizia e gestione anti-degrado - direttamente ai volontari delle associazioni civiche, alle pro loco agli scout fino ad arrivare alle associazioni varie, compreso volendo anche lo Spy Cgil. E l'ira funesta della Cgil si abbatte a sorpresa su una decisione che a Perugia... era stata iniziata proprio, con merito, dal centrosinistra e dallo stesso sindaco Wladimiro Boccali. O si tratta di una battaglia a scoppio ritardato - ci può stare - oppure non è stato gradito il fatto che con un affidamento a volontari e cittadini si cerca di tagliare un po' di spesa di bilancio dopo un'eredità pesante e i nuovi tagli agenti enti locali da parte del Governo. Il sindaco di Narni, nonchè presidente dell'Anci Umbria, ha ribadito che ad aprile-maggio se il Governo non allenta la morsa sui tagli previsti o tutti i sindaci della nostra regione e del Paese saranno commissariati. Detto questo appare evidente che chiedere la collaborazione dei cittadini alla cosa pubblica, mettendo a disposizione saperi e mezzi comunali, non è così una carnevalata come detto dal sindacato. I soldi non ci sono. Punto e basta. Meglio mettere altre tasse? Meglio allora non intervenire sul verde cittadino? 

"Il sindaco Romizi ha infatti lanciato una proposta che ha dell’incredibile: utilizzare per la manutenzione del verde urbano non più professionisti con anni di esperienza alle spalle, ma Pro Loco, boy scout e associazioni varie. Una sorte di “Giochi senza frontiere” nei parchi e nelle aree verdi del comune, nei quali, tra siringhe abbandonate e alberi pericolanti, i nostri figli boy scout si sfideranno in questa esperienza di sopravvivenza, certamente con notevole risparmio per l'amministrazione, ma forse un po’ meno benefici per la manutenzione dei parchi pubblici, dove quegli stessi bambini dovrebbero giocare senza che qualcuno ci lucri sopra.  Intanto, con spirito demagogico e populista, si pensa di fare a meno della professionalità e dell'esperienza dei pochi lavoratori che attraverso la convenzione con l'Agenzia Forestale regionale, per molti anni, hanno assicurato una vera manutenzione dei parchi pubblici, in maniera professionale e con l'utilizzo di strumenti specifici, in sicurezza e con competenza". 

La battaglia delle siringhe va avanti a Palazzo: la raccolta è affidata al cantiere comunale e non più alla Gesenu per risparmiare denaro. Poco o tanto che sia è una forma di risparmio. Ora vedremo se il servizio è all'altezza dell'emergenza droga a Perugia. La stessa Cgil offre dei servizi per anziani soli - di competenza dei servizi sociali - o al traffico - di competenza dei vigili urbani. Due categoria che, sempre secondo i rispettivi dirigenti, sono in sofferenza di personale. Quindi è meritorio, di questi tempi, qualsiasi aiuto da parte dei sindacati o associazioni per il bene comune. Ma per la Cgil sul verde pubblico non va bene: meglio l'agenzia forestale e basta. 

Ma c'è un altro aspetto che non quadra: tutti quanti hanno osannato il vice-sindaco Nilo Arcudi e lo stesso sindaco Wladimiro Boccali quando hanno messo a disposizioni mezzi ed attrezzature ai volontari di Corso Cavour per pulire una volta al mese il parco di Sant'Ercolano. Non c'è una nota contro. Anzi si è parlato di una nuova primavera civica. Che ha contagiato anche altri territori e pro-loco-. Ma andiamo fuori da Perugia e vediamo come fanno altre amministrazioni sul verde pubblico: in provincia di Padova il verde pubblico è affidato ai volontari, lo stesso in provincia di Vicenza, in Lombardia,Torino, Lazio, Marche e in Toscana. Insomma più che uno scherzo di carnevale ci sembra l'unica strada possibile per coniugare spesa pubblica e partecipazione dei cittadini. 

Chiudiamo però con il pensiero della Cgil per dar modo ai lettori di farsi una opinione autonoma: Tra battute e carnevalate il messaggio che quest'amministrazione sta lanciando è preoccupante: "Dalla raccolta delle siringhe alla manutenzione dei parchi, possiamo fare a meno dei lavoratori specializzati, basta un po' di cittadinanza attiva ed ecco risolti i problemi di bilancio e di gestione, a discapito del lavoro dignitoso, della professionalità e della sicurezza di chi deve avventurarsi in questi “giochi senza frontiere”.

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