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Università dei Sapori, un progetto concreto che cesce sempre più: ecco il bilancio

Rinnovato il cda dell'Università dei Sapori, confermati alla Presidenza Anna Rita Fioroni e Vasco Gargaglia nel ruolo di Amministratore Delegato della struttura

Bilancio col segno più per l’eccellenza umbra sempre più leader nei mercati internazionali. Più di 7mila allievi formati, coinvolte oltre 1700 aziende. Riconfermati ai vertici la Presidente Fioroni e l’Amministratore Delegato Gargaglia

Ottimi ingredienti che mischiati tra loro danno vita alla ricetta vincente dell’Università dei Sapori di Perugia (in sigla UdS) che chiude il bilancio in positivo e si consolida come una delle realtà formative di riferimento per il settore della ristorazione, dei pubblici esercizi e della distribuzione alimentare, leader nel panorama nazionale, con un modello sempre più riconosciuto a livello internazionale.  

I numeri parlano, infatti, chiaro: sono quasi 64mila ore di formazione erogate nel 2013 che hanno visto la partecipazione di oltre 7mila allievi; 221 stage attivati; più di 1700 le aziende coinvolte a vario titolo nell’attività dell’Università ed oltre 100 eventi ed iniziative extraformative realizzate dall’Ente sia in sede che fuori.

Opportunità concrete per chi frequenta questa realtà tutta perugina. Sono, infatti, più del 70% gli allievi che al termine del percorso hanno trovato un’occupazione coerente con la qualifica conseguita. Ma non sono solo dai semplici allievi, ma anche divulgatori della cucina italiana nel modo, in linea con la mission dell’Università ribadita anche ieri, in sede di Assemblea ordinaria, che ha portato al rinnovo del CdA ed alla conferma alla Presidenza di Anna Rita Fioroni e di Vasco Gargaglia nel ruolo di Amministratore Delegato della struttura

Come ha voluto sottolineare la Fioroni: “L’Università dei Sapori rappresenta un modello formativo sempre più riconosciuto nel panorama mondiale; un canale prezioso per la promozione della cultura enograstronomica italiana e dei suoi prodotti di eccellenza. Negli ultimi anni abbiamo cercato di individuare dei percorsi formativi che valorizzassero la cucina italiana e promuovessero il made in Italy all’estero”. Un obiettivo che è diventato in breve tempo un traguardo raggiunto, anche grazie ad un processo continuo di autovalutazione e miglioramento della qualità dell’offerta formativa proposta e ad un sistema di public relation e marketing volto a promuovere e divulgare il valore del brand Università dei Sapori ed il mondo cui si rivolge. Da qui la nascita di relazioni e progetti in collaborazione con enti e aziende italiane e straniere con le quali attiviamo collaborazioni importanti in grado di valorizzare i loro prodotti e servizi.

Ma inoltre si è rafforzata un’ottima progettazione trasnazionale e allo sviluppo di network e partnership importanti, come quella attivata con l’imprenditore americano Lotito Food o con il college americano the International Culinary Schools at The Art Institute che conta 50 sedi in vari stati americani con oltre 14mila studenti frequentanti l’indirizzo cucina su un totale di 70mila, per citarne alcuni. Esperienze che proseguono, a più livelli, attraverso progetti di collaborazione con partners provenienti da tutti i continenti e la partecipazione a numerose iniziative di valorizzazione delle produzioni agroalimentari come ad esempio: il Tuttofood di Milano, l’Italia Food Festival di Lubiana, la Grande Fiera d’Estate di Cuneo, l’Evento di valorizzazione dell’Olio umbro a Berlino, il Real Italian Wine di Londra, il Food and Life di Monaco di Baviera.

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