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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

E' morta la Provincia, viva la mini-provincia non eletta: Perugia a capo di altri sette comuni

In attesa della cancellazione della Provincia spunta lo statuto per le Unioni speciali dei Comuni che avranno personale, un consiglio, un presidente, stesse competenze ma non saranno votate dai cittadini. Un consiglio di amministrazione per scuole, strade e ambiente

Seppelita la Provincia (almeno come promesso dal Governo Letta), ecco che spunta l'Unione speciale dei Comuni a guida del capoluogo umbro. Perugia sarà capofila di quella che si annuncia essere la mini-provincia (ma senza elezioni) formata da Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Corciano, Perugia, Torgiano, Valfabbrica. L'Unione sarà finanziata dalla Regione ed avrà i compiti praticamente della provincia: dall'ambiente, alle strade fino ad arrivare alla gestione della sicurezza degli istituti scolastici superiori. In carico prenderanno parte del personale dell'ente  e gli uffici. Per l'Unione sono stati mossi i primi passi operativi. infatti  in Commissione a Palazzo dei Priori è stato approvato il primo statuto.

Lo statuto è composto di 32 articoli. Tra le altre cose prevede che l’Unione Speciale è (art. 1) una forma di cooperazione tra gli enti locali territoriali con personalità giuridica di diritto pubblico. Organi dell’Unione sono (art. 7) l’Assemblea, composta dai Sindaci, o da Assessore o consigliere specificamente delegati, ed il Presidente. Le deliberazioni dell’assemblea (art. 11) sono approvate con il voto favorevole dei Comuni che rappresentino il 50,1% dei valori a ciascuno attribuiti. Al Comune di Perugia è stato attribuito un valore pari al 40% (e non del 60% come il numero degli abitanti avrebbe determinato) al fine di evitare un eccessivo potere in capo all’Ente Capoluogo. Le risorse finanziarie dell’Unione sono assicurate dalla Regione. 

Restano forti perplessità sulla certezza delle risorse e sul personale da inserire nella pianta organica. Il nuovo ente è stato però salutato positivamente dal sindaco Wladimiro Boccali convinto che così si seplifica il quadro amministrativa: “Nel nostro paese – ha spiegato il Sindaco – abbiamo la necessità di semplificare il sistema delle autonomie locali. Questo atto va in quella direzione, pur sapendo che probabilmente non sarà definitivo, visto che sono in fieri alcune riforme da parte di Governo e Parlamento (abolizione delle Province, creazione di organismi di secondo livello, ecc.). In questo momento, però, l’esigenza è di dare seguito alla legge regionale, costituendo quelle Unioni che svolgeranno le funzioni in precedenza assegnate alle Comunità Montane”. Le Unioni dei Comuni saranno otto: un tempo c'erano due province in Umbria. Semplificazione o solo abolizione dei costi delle elezioni democratiche del più vecchio ente di Governo del Paese?

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